Il grande puzzle

 
Una canzone della giornata dell’infanzia missionaria recitava: “Il Signore mi chiama ogni giorno / per affidarmi un compito d’amore. / Egli ha fiducia in me, / ma nel mio cuore posso dire sì o no”.
Quante chiamate nel corso della nostra vita: alcune vengono comprese chiaramente, ma ci spaventano a tal punto che scegliamo volontariamente di lasciarle in un angolo del nostro cuore, fino quasi a dimenticarle e, solitamente, sono quelle che avvertiamo durante la nostra infanzia…
Quell’invito, dolce ma deciso, rimane lì, come un punto fisso e indelebile che, però, in un modo o nell’altro, è destinato a ritornare a galla. Ci sono incontri, situazioni, casualità che ti portano a fare un salto indietro, ti riportano a quel momento in cui hai fortemente avvertito dentro di te una chiamata…
A me, in questi giorni, stanno succedendo delle cose strane, delle cose che, come tante altre in questo mio cammino, mi hanno fatto andare con la mente a quando avevo 9 anni… Non dimenticherò mai quel momento, quella sensazione, quel senso di smarrimento e, contemporaneamente, quel senso di responsabilità che per me era fin troppo grande…
Ricordo che era una splendida mattina di primavera, poco prima di mezzogiorno, avevo da poco passato la chiesa del paese in cui vivevo da bambina e stavo andando da mia sorella, quando improvvisamente ho sentito in maniera chiara e precisa dentro di me che il Signore mi chiedeva qualcosa, e che aveva intenzione di fare qualcosa di grande con me…
Non so spiegare come ho avuto questa percezione, non ho sentito voci, nè ho visto nulla: ho sentito dentro questa sensazione, ma in maniera del tutto chiara e definita…
Mi sentivo felice, ma, contemporaneamente, avevo paura, paura di non essere in grado di realizzare quello che Lui voleva da me: avevo solo 9 anni, non avevo fatto ancora neppure la Prima Comunione, non ero mai entrata in contatto così diretto con Lui…
E’ durato tutto molto poco, ma quella sensazione la porto dentro da ormai 23 anni: a volte essa rimane latente, ma a volte si impone in maniera incontenibile ed io non so come gestirla…
So che questo discorso può sembrare folle, e sembra folle anche a me, ma nel cammino che ho fatto fin qui ho potuto sperimentare sulla mia pelle quanto sia vero il fatto che il Signore ha un progetto per ciascuno di noi e quanto, molto spesso, questi suoi progetti siano completamente folli…
Continuo a interrogarmi su quale sia il Suo progetto su di me e quale sia la giusta strada da seguire: di certo quello che voglio è occupare il giusto posto nel puzzle di Dio… Io vorrei vederlo, un giorno, perfetto e spero che non sia proprio il mio tassellino a saltare…
Proseguo nella mia ricerca e nel mio tentativo di interpretare i segni…

Risultati soddisfacenti…

     
E’ da un pò che non vi aggiorno circa i miei progressi con la dieta: ebbene, dopo un mese ho perso 2 kg e 400 gr, 7 cm di vita, 5 di fianchi, 6 di seno, 1 di braccio e 4 di coscia… Niente male, eh?
Io sono contenta e ringrazio tutti quelli che continuano a tenere le dita incrociate per me…

Realtà distorta

Io rimango sempre stupita di come la gente riesca a distorcere in modo assurdo la realtà delle cose e di come riesca a raccontare i fatti in maniera totalmente alterata da come sono andati realmente: ti manderebbe in galera e tu non riesci neanche lontanamente ad immaginare il perchè…
Mah…
A questo punto mi chiedo se le cose riportate in maniera così arbitraria vengono descritte così perchè le persone le hanno realmente viste, percepite in questo modo o perchè debbano, in qualche modo (sebbene totalmente assurdo) giustificare una loro mancanza, un loro errore, una loro colpa…
E, facendo così, quanta coscienza hanno di ciò che stanno facendo?
E, se ne hanno coscienza, quanta cattiveria c’è dietro una dichiarazione totalmente falsa e priva di fondamento?

Premio “Francobollo da collezione”

 
Questo premio mi è stato gentilmente assegnato da ELE, 
 
ora devo assegnarlo io a 5 amiche :
  

1) *Annamaria*: http://cid-2b300a21aa07490f.profile.live.com/
  
2) Roberta: http://cid-f171d01fdb92d049.profile.live.com/
 
3) Annalisa: http://cid-6bba667aafb9595c.profile.live.com/
 
4) Maria Teresa: http://cid-4118c030ab8ae21d.profile.live.com/
 
5) Giusy: http://cid-3d5a05857a591551.profile.live.com/

Poste Italiane: come difendersi??????

Succedono cose inspiegabili e dell’altro mondo proprio: cambia il dirigente postale ed il postino e la corrispondenza non viene più recapitata regolarmente… 

Ma cosa dico regolarmente? Sarebbe meglio dire che non viene recapitata se non una volta al mese…

Dopo numerose rimostranze telefoniche da parte nostra e dopo aver subito la strafottenza della dirigente, mia mamma, sabato scorso era andata a ritirare la  nostra posta che, per inciso, non ci viene consegnata dal 3 di febbraio, e… non gliel’hanno data, dicendole che non c’era niente per noi, facendole fare anche una figuraccia, salvo che poi, a distanza di due giorni, qualcuno ci ha detto, in via ufficiosa, che la posta per noi c’era e ce n’era anche un gran bel malloppetto…

Noi, però, intanto siamo stati costretti ad  andare dai carabinieri a fare una denuncia di smarrimento, perché, grazie a loro, non avevamo il tagliandino dell’assicurazione, perchè non ce l’hanno consegnando, preferendo tenerlo lì in giacenza…

Poi, oggi, siamo andati a ritirare la posta e del “bel malloppetto” ci sono state date solo 4 buste… Per il resto nulla: né le riviste a cui sono abbonata, né i cataloghi che ci arrivavano in date cadenzate, né tutte le altre comunicazioni che, sicuramente, c’erano…

I carabinieri ti dicono che non puoi sporgere denuncia perché non c’è reato, la dirigente (grandissima incompetente) dice che senza numero civico loro la posta la mandano indietro (peccato che per 20 anni ci è sempre stata recapitata regolarmente ogni giorno o al massimo ogni due), il postino dice che lui non è tenuto a portarci la posta se non c’è il numero civico (grandissimo scansafatiche) e il comune ci dice che non ci può assegnare il numero civico perché devono fare tutto un lavoro di toponomastica per le zone nuove del paese e che è un lavoro che hanno in programma per l’anno prossimo…

E secondo voi io posso rimanere senza corrispondenza per tutto questo tempo???

In più, quando ho detto al comune che, a questo punto, mi sarei inventata da sola il numero civico, scrivendolo sul muro di casa mia, sapete che mi hanno risposto?????

“Sì, questa è una buona idea, lo puoi fare!!!!”

Sì, perché se Sanremo è Sanremo, l’Italia è l’Italia!!!!!!!!

Io non ho parole!!!

Ma il cittadino a chi si deve rivolgere per essere tutelato un minimo?

Ma perché le poste non si rendono conto che non è che mi stanno facendo un favore a recapitarmi la corrispondenza, ma che è il loro lavoro quello di farlo e che vengono pagati per svolgerlo…

Dio mio, oggi sono incavolata come una iena: meglio che non mi capiti nessuno davanti oggi perché chiunque esso sia me lo sbrano!!!!!

 

Quando la natura si ribella….

  
Questo è quanto successo in un paese vicino al mio, Maierato: un’intera collina è venuta giù trascinando con sè tutto ciò che ha incontrato sul suo cammino.
Solo una cosa si può fare in questo caso: stare in silenzio a meditare…

Buon San Valentino

Oggi è un giorno speciale per tutti gli innamorati, anche se in realtà l’amore ti fa camminare in aria tutti i giorni, ma oggi, come tutte le ricorrenze particolari dovrebbe essere un giorno vissuto in maniera speciale, vissuto l’uno accanto all’altro…
A me non è dato poter fare questo: in quattro anni ho festeggiato solo una volta questa giornata, perchè la lontananza, purtroppo, ti toglie anche queste cose, insieme a molte altre…
Io, oggi, vorrei arrivare a te sotto forma di pioggia e vorrei che mi riconoscessi in ogni goccia, perchè io possa accarezzarti il viso e sussurrarti dolcemente che mi manchi…

Carezze sul cuore

Tra ieri e oggi ho fatto il pieno di complimenti e me ne sono stati rivolti due tra i più belli che mi abbiano mai fatto.
Ieri, ad esempio, sono andata ad un funerale ed ho rivisto un signore che non vedevo da tempo, l’ho salutato a distanza di due banchi e poi mi sono avvicinata per chiedergli come stava. Lui mi ha detto: “Avevo appena finito di dire: “Gesù, accarezza il mio cuore!” e tu ti sei girata e mi hai sorriso!”
Ma ci pensate? Quale complimento più bello di questo potranno mai farmi? Mi ha visto come la carezza di Gesù al suo cuore… Che cosa stupenda!!!!
Oggi, invece, una signora mi ha sorriso e, dopo aver ringraziato me e mia mamma per averle chiesto notizie della figlia che era stata male, lei, rivolgendosi a mia madre, le ha detto che sembro una stella!!!
Niente male in soli due giorni…

Il carnevale ieri e oggi

Premetto che il carnevale, dalle mie zone, non è mai stato sentito particolarmente, niente carri, niente manifestazioni particolari, è sempre stato, principalmente, una festa per bambini, che si travestono nelle maniere più disparate…
Ricordo che quando io ero bambina, per quei giorni, puntualmente, avevo la febbre e mentre i miei compagni andavano a scuola a festeggiare vestiti di tutto punto, io li guardavo passare dalla finsestra della camera dei miei genitori, ma vestita anch’io da principessa!!!!

Solo una cosa negativa ricordo di quell’epoca: il mio immenso terrore per le maschere di plastica, quelle che ti coprono interamente il capo, non lasciando fuori neppure una ciocca di capelli…
Io, non so perchè, ma quando avevo 4 o 5 anni ero spaventatissima, piangevo a dirotto e mi rifugiavo nelle braccia del mio papà che, con immenso amore, cercava, invano, di farmi capire che sotto quel “mostro”, c’era in realtà un volto amico… E non mi calmavo neppure dopo aver svelato l’arcano…
Ahahah… I misteri dell’inconscio: chissà cosa mi passava per la mente allora e che cos’era che mi terrorizzava il quel modo…

Poi c’era una cosa curiosa per la quale io e mio fratello impazzivamo: le sere del periodo di carnevale si usava travestirsi nelle maniere più strane o andare in giro in 4 o 5 sotto una grande coperta, facendo il giro per le abitazioni del paese e bisognava indovinare i nomi delle persone nascoste sotto le maschere e le coperte…

Quando sentivamo bussare alla porta noi due, bambini, eravamo assolutamente in visibilio: iniziavamo a saltare come i pazzi e, tutti felici, andavamo di corsa ad aprire la porta per farli entrare ed iniziare questo gioco per noi fantastico…
Dopo aver indovinato tutti i nomi e svelato tutte le loro identità, ecco subito fare, insieme a loro, una bella scorpacciata di biscotti…
Era bellissimo: ricordo quei momenti con grande gioia, ma anche tanta, tantissima nostalgia…
Oggi sarebbe impensabile poter realizzare ancora quel “gioco”: come sono cambiati in tempi nello spazio di soli 20 anni!!!
Oggi chi si fiderebbe più a mettersi gente in casa, nascosta da maschere o da coperte, senza sapere nè chi siano, nè quanti siano, nè che intenzioni abbiano???
Che bella l’innocenza di una volta, che bella la grande libertà di una volta: libertà di gioire e fare festa senza il terrore di poter essere assalito, derubato, picchiato, ucciso…

Sulla tua parola, Signore, getterò le reti…

L’anno scorso ripetevo sempre ai miei ragazzi del catechismo di arrivare in chiesa con una domanda relativa alla loro vita, perchè durante la Messa il Signore avrebbe trovato il modo di rispondere alla loro domanda o attraverso un versetto del Vangelo o delle letture o attraverso l’omelia o attraverso un gesto di carità che avrebbero dovuto fare: insomma, in un modo o nell’altro, avrebbero trovato ciò che cercavano…
A me succede sempre così: tutte le volte che vado a Messa con un interrogativo profondo, con un dubbio, con un’angoscia particolare, io trovo lì il mio rifugio, la mia consolazione, le risposte ai dubbi che assillano la mia vita e così è successo anche oggi, dopo la triste giornata di ieri: ecco che oggi Gesù torna a far splendere il sole della speranza nella mia vita, nonostante l’ennesima giornata di pioggia…
Oggi le risposte mi sono arrivate attraverso il Vangelo e l’omelia.
I pescatori erano sconfortati, perchè dopo una notte di duro lavoro non erano riusciti a prendere neanche un pesce. Proprio in quel momento di grande difficoltà per loro Gesù arriva e propone di gettare nuovamente le reti, di fidarsi di Lui e di gettare le reti, nonostante le avessero appena raccolte senza frutto, nonostante fosse già giorno.
I pescatori non esitano neanche un secondo, si fidano totalmente di Gesù e gettano le reti, tirandole su talmente tanto piene di pesci che la loro barca non era in grado di contenerli tutti…
E’ importante questo episodio del Vangelo perchè sta a sottolineare come Gesù sia vicino a tutti noi nei momenti di più grande sconforto, nei momenti in cui sembra che tutto vada storto e che la nostra vita non stia portando frutto.
E’ nei momenti di sofferenza e di difficoltà che riusciamo a sentirlo più vicino e che ci tende la mano per portarci in salvo.
Nel momento in cui prendiamo coscienza della nostra miseria e del nostro niente, Lui ci fa capire quanto la nostra vita sia importante per Lui e ci chiede solo una cosa, di fidarci di Lui e di gettare le reti.
Abbandonandoci a Lui come bambini bisognosi e indifesi, vedremo realizzarsi, giorno dopo giorno, i miracoli nella nostra vita e riusciremo anche noi a riempire le nostre reti di tutto ciò che ci è necessario per compiere la Sua volontà e per essere felici…
Grazie Gesù, per le tue risposte, grazie per le luci che metti sulla mia strada, grazie di riempire le mie reti quando, da sola, non riesco neanche a sollevare la testa per guardare il cielo…

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