Non piangere…

Non piangere.

Le sofferenze dell’ultimo tratto della mia vita sono, ormai, solo un’eco lontana…

Ora solco, libera, i mari e mi immergo in essi, esplorandone i fondali.

Riposo su quelle nuvole che ti sembrano panna montata e mi scaldo, dolcemente, al sole.

Faccio le capriole nel vento e mi confondo tra i colori dei fiori e l’eleganza delle farfalle.

Ti sfioro il viso sotto forma di pioggia e lo asciugo con una brezza leggera che sa di gelsomino…

Mi riconoscerai nella risata gioiosa di un bambino, nel profondo silenzio di un’alba e nel cielo variopinto di un tramonto di fine aprile.

Sono con te sempre, perché ho scelto come mia dimora un piccolo angolo del tuo cuore.