Sempre uguale, sempre diversa


Oggi dedico un post a me stessa ed al mio blog: è tanto che non lo faccio, è tanto che non rifletto profondamente e questo si nota facilmente scorrendo le pagine del mio diario virtuale…
Pensavo proprio a questo l’altra sera: se giro tra gli archivi, noto una netta differenza tra i post scritti nel primo periodo di vita di questo blog e quelli scritti per ultimi…
Non so, rileggendo i post vecchi vi trovo una profondità diversa, un modo diverso di osservare la realtà e di analizzare gli eventi che mi accadevano…
Non riesco a capire se, in effetti, sia cambiato qualcosa: probabilmente sono cambiata io e, non necessariamente, in bene…
Forse questo cambiamento è frutto di una naturale evoluzione degli eventi, di un approccio diverso al blog, di un mio cambiamento interno e personale che, però, non riesco a capire da quando sia partito, che cosa lo abbia fatto scaturire e dove mi abbia portato…
Non capisco nemmeno se questa “evoluzione” sia stata graduale o se è avvenuta tutta di un botto: una cosa sola è certa e cioè, che io, oggi, non sarei in grado di scrivere post diversi da questi; se ci riuscissi lo farei…
Di certo non sto scavando a fondo in me stessa e quando scrivo lo faccio sempre di getto, magari sull’impulso di un evento, di qualcosa che ho visto o sentito, di qualcosa che mi ha colpito positivamente o negativamente… Anche tempo fa lo facevo, ma la consistenza dei post continua ad essere diversa, almeno secondo me, e mi piacerebbe molto sapere da cosa questo dipende…
Come dicevo, anche all’inizio di questa avventura scrivevo di getto, (non mi piace rielaborare i pensieri, perché credo che se lo facessi, non trasmetterebbero realmente ciò che ho dentro), però tutto sembrava molto più magico ed etereo: ora non ho più questa sensazione… E’ come se mi fermassi solo alla superficie delle cose e non riuscissi più a scendere in profondità per percepirne la vera essenza…
Sarà un periodo?
Beh, spero di sì: non sono mai stata superficiale, non mi piace esserlo e credo che una vita vissuta solo in superficie non possa essere definita tale…
Spero che sia cambiato solo il mio modo di scrivere e non il mio modo di essere e di percepire l’essenza profonda ed intima delle cose e degli eventi…

Ci risiamo…


E vai!!! 😦 Si ricomincia con i sogni simili e ricorrenti…
Dunque: l’altra notte ho sognato che dovevo andare nella piazza antistante la chiesa madre del mio paese (strada che faccio, praticamente, ogni giorno), ci dovevo salire a piedi, ma la strada era ripidissima, tanto che arrivata ad un certo punto ero costretta a tornare indietro, allora ci riprovavo e, nuovamente, eccomi a ritornare indietro…
Poi, finalmente, prendo una grande rincorsa ed eccomi che ero riuscita a scalare quello che, praticamente, non era più una strada, ma un vero e proprio muro…
Arrivata in cima, poso la borsa, ma non riesco a trovare il modo per riuscire a girarmi e mettermi seduta sulla cima di questo muro e rimango appesa per le braccia…
Vedo, sotto di me, la mia amica Annamaria (non ho visto Anna in faccia, ma la riconoscevo da dietro per via dei suoi inconfondibili capelli lunghi) che fa la stessa strada, ma molto più agevolmente, perché saliva da una scaletta che io non avevo affatto visto… 🙂 Allora inizio a pensare: “Se ce la faccio a scendere di qui, senza sfracellarmi, vado dietro ad Annamaria e riuscirò anche io a salire, grazie alla scaletta”…
Mi lascio cadere e non mi son fatta male, ma avevo lasciato la borsa in cima al muro, ma non me ne importava assolutamente nulla, quel che contava era che ero riuscita a trovare un’altra strada…
Fine del primo sogno…
Il giorno dopo (o 2 giorni dopo, non ricordo bene) sogno che stavo percorrendo una strada sempre in salita: dovevo nuovamente arrivare in una piazza… Ora, nel sogno, questo posto era a me molto noto, ma non ve lo so collocare nella realtà… Facevo sempre questa strada, senonchè, dopo essermi arrampicata su una via sempre molto in salita, mi trovo spaesata e non riesco più a capire dove sono, mi guardo intorno, ma niente 😦 (questa volta in mano non avevo più una borsa, ma un secchio di plastica blu)…
Ad un certo punto, guardando davanti a me, mi rendo conto che la strada che facevo sempre era stata sbarrata, avevano eretto un muro di blocchi… 😦
Per arrivare a destinazione, avrei dovuto fare solo un piccolo tragitto, passando per una galleria che sfociava, direttamente nella piazza (neanche 5 minuti di cammino), ma ora il passaggio era sbarrato: il muro impediva l’accesso a quella galleria… Fortunatamente, esso non era stato tirato fin su, c’era lo spazio per poter guardare oltre… Mi arrampico ancora e vedo che, nella galleria, c’erano un sacco di sedie accatastate, ed in fondo vedo la mia ambita piazza e c’era anche della gente, così inizio a gridare e mi risponde un ragazzo, al quale chiedo indicazioni per poter raggiungere quel posto e lui si mette a spiegarmi la strada, dicendomi che avrei dovuto prendere diversi mezzi e fare un tragitto lunghissimo: insomma, per poter arrivare alla mia meta, anziché percorrere la galleria in meno di 5 minuti, avrei dovuto fare il giro del mondo, impiegando ore ed ore… 😦
Mah… Chissà che cosa vogliono dire questi sogni… Sono, di sicuro, difficoltà che dovrò affrontare, 😦 ma poi, chi lo sa veramente????
E sì, ci vorrebbe proprio la mia amica Sonja ad interpretarli… Lei è imbattibile in questo!!!!

Io speriamo che me la cavo


Qualche giorno fa, svuotando uno stipetto dello studio, ho ritrovato un vecchio “reperto storico” di mia mamma, risalente ai tempi in cui lei insegnava ancora…
Dovete sapere che mia mamma era un’insegnante di Matematica e Scienze alle scuole medie: di alunni ne ha avuti veramente tanti, ma questi di cui vi parlerò oggi devono essere stati davvero mitici, se lei si è presa la briga di appuntare su un foglio tutte le immense castronerie che sparavano!!!
Ahahah… 😀 Che ridere!!!!
Quando ho ritrovato questo foglio gliel’ho fatto vedere e lei era ancora curvata in due dalle risate, come me, ovviamente, così ho deciso di condividere con voi questo momento di ilarità…
Partite dal presupposto che mia mamma si è segnata queste cose, prendendo appunti o dalle interrogazioni o dalle risposte di compiti in classe…
E dopo questa premessa, passo a ricopiarvi qui il foglio rinvenuto per caso:
1) Metafora = cellula
2) Onomatopea = angiosperma
3) Meteora = atomo
4) Il nostro corpo è costituito da uova.
5) Senza fine di lucro = che non finisce mai
6) Materia = ciò che esce quando ci facciamo male
7) Cinofilo = specie di formica
8 ) Collisione = posizione della terra rispetto al sole
9) Contaminazione = quando si concima / seminazione / quando uno contiene qualcosa
10) Pap-test = pappina dei bambini
11) Polline = contiene miele / noccioline
12) Apartitica = che non ha sangue
O mio Dio, certo che la fantasia dei ragazzi non ha limite!!!!!
Ancora mi scompiscio se ci penso e se provo ad immaginare la faccia di mia mamma quando si sarà trovata queste cose nei compiti o gliele avrà sentite pronunciare alle interrogazioni!!!!! 😀
Ahahahah…. 😀 Troppo forte!!!! Non credete anche voi????? 😉

Piccoli momenti, grandi emozioni

Mamma mia quante emozioni oggi, ragazzi!!!!
E’ stata una giornata così piena ed intensa che rimarrà per sempre nel mio cuore… Mi è sembrato di fare un salto nel passato ed io, in quel passato, ci sto proprio bene, mi sento a mio agio, è come se quello, proprio quello, sia il mio posto nella storia…
Vi chiederete: “Che cosa sarà mai successo?” Ebbene, ho potuto incontrare nuovamente il mio adorato gruppo del catechismo di 2 anni fa…

Dio mio, era come se il tempo non fosse mai passato, era come se questi anni che ci hanno divisi non fossero mai trascorsi…
Confesso che quando mi hanno proposto di riunirci per pregare per un loro compagno che non sta bene, sono stata orgogliosa di loro, ero contenta di sapere che avevano bisogno di rivolgersi a Dio per una cosa così importante e che, per farlo, avevano bisogno che io li guidassi in qualche modo, ma, allo stesso tempo, ero un po’ agitata, un po’ spaventata…
Avevo paura che il clima che si era creato 2 anni fa non si sarebbe mai potuto ricreare nel breve tempo in cui saremmo rimasti insieme, perché con i ragazzi è così: sono adolescenti e tutto cambia in fretta alla loro età, tutto si evolve e, spesso, il loro modo di essere non è uguale neppure da un giorno all’altro, figuriamoci da un anno all’altro, se poi gli anni trascorsi sono addirittura 2…
Temevo di incontrare persone che non conoscevo e pensavo che loro non avrebbero riconosciuto me…
Invece non è stato così: i miei timori erano infondati…
Abbiamo pregato per il loro amico: avevo scritto io una preghiera per lui che ho fatto leggere ad una ragazza prima di iniziare il Rosario, finito il quale ho proposto loro di fare qualche preghiera spontanea per lui, ma non l’hanno fatta, (probabilmente per timore), allora li ho invitati a farla in silenzio, nel loro cuore, ed ho concluso io il momento di preghiera con una mia riflessione…
Poi, ho preso spunto da quanto è accaduto per farli riflettere sulla loro vita e sul senso che loro hanno intenzione di dare ad ogni giorno ad ogni istante che vivono, cercando di spingere oltre la loro riflessione, cercando di spronarli ad intraprendere un cammino di fede, importante per la loro formazione umana e spirituale…
Abbiamo trattato moltissimi temi, toccando più argomenti e citando vari passi del Vangelo, utili ad interpretare situazioni che vivono quotidianamente…
Era tutto come 2 anni fa… Abbiamo fatto sempre così i nostri incontri e, come 2 anni fa, siamo rimasti piacevolmente insieme 3 ore che sono volate e che hanno dato tanto a loro ed il doppio a me…
E’ meraviglioso scoprire come i legami creati e basati su Cristo non mutano nel tempo, sono sempre uguali, e sempre nuovi, sempre freschi, sempre vivi…
Così come sempre nuovo, fresco, vivo e sincero è l’affetto profondo che mi lega a loro…
Grazie, ragazzi, grazie di cuore per tutto quello che siete e per tutto quello che riuscite sempre a darmi…♥

Ricordi d’infanzia

L’altro giorno sono uscita con mia mamma e, guardandomi intorno, in un angolino al lato della via che stavamo percorrendo, vedo una piantina di violetta, ma non quelle violette solite che si vedono sui cigli delle strade: una violetta di quelle proprio viola scuro e profumatissime…


Questa visione mi ha fatto fare un salto nel tempo, ma non un salto piccolo piccolo, bensì un salto di ben 28 lunghissimi anni e mi ha riportato all’età della scuola elementare. Sì, perché le violette erano i fiori preferiti della mia adorata maestra…
Ricordo che facevamo a gara per raccoglierle e fare dei bellissimi mazzetti da regalarle…
E così, da allora, la violetta è da sempre legata al suo ricordo per me dolce e, allo stesso tempo, nostalgico…
Ricordo ogni cosa di quel periodo: ricordo che io odiavo andare all’asilo e non vedevo l’ora di andare a scuola, così, un bel giorno di fine estate, il mio papà mi ha portato dalla maestra, sotto uno splendido albero di ciliegio, per chiederle se potesse lasciarmi frequentare la scuola con gli altri bimbi (essendo nata a gennaio avrei dovuto aspettare l’anno dopo per andare a scuola), così lei si sarebbe resa conto se ero matura per poter fare la prima o se dovevo continuare ancora ad andare all’asilo…
Ricordo ancora il suo viso dolcissimo ed i suoi occhi che si sono poggiati su di me e mi ha detto: “Signorina, allora, da domani a scuola!”
Avevo 5 anni e mezzo ed una gioia nel cuore che mi sembrava impossibile riuscire a trattenere…
Così il giorno dopo, tutta felice, con i miei quaderni nuovi, le mie penne, i miei colori, vado a scuola, avvolta nel mio splendido grembiulino blu, con il colletto bianco ed il fiocco rosso…
E sì, perché allora, tutti i bambini eravamo uguali, protetti sotto questa splendida “divisa” da scolari… 🙂
Ricordo che mi ha messo a sedere al primo banco, accanto alla cattedra ed avevo 11 compagni e sui muri c’erano tutti i cartelloni con i vari disegni di oggetti che iniziavano con le varie lettere dell’alfabeto e c’era anche un grande disegno che rappresentava una caffettiera tutta grigia…
E poi c’era lei, la mia adorata maestra Mimma…
E’ stato amore a prima vista con lei: l’ho subito amata di un amore forte e sincero che, ancora adesso, il tempo non è riuscito minimamente a scalfire…
Penso a lei sempre con estrema tenerezza e ricordo di lei ogni cosa, ogni gesto, ogni odore, ogni modo di fare…
E’ stata la colonna portante di tutta la mia formazione scolastica: tutto quello che sono, dal punto di vista intellettuale, lo devo a lei. Mi ha insegnato tutto: dal cercare un vocabolo, allo scrivere un tema, dal metodo di studio, all’amore per la natura…
E’ stata una vera Maestra, in tutti i sensi: Maestra di Vita!!!
E questo piccolissimo tributo è il minimo che potessi dedicarle con tutto l’affetto di cui sono capace…

Premio “Liebster Blog”

Il Premio “Liebster Blog”


mi è stato assegnato dalla mia amica Ele .

Questo premio ha lo scopo di far crescere i nuovi blog, cercando di dar loro più visibilità nel web.

Io premio:

1. Marymaya 

2. Annamaria        

3. Lara

4. Sabrina

5. Rita

Ci sono alcune regole da seguire:
1) Accettare il premio e scrivere un post nel proprio blog
2) Scegliere dai 3 ai 5 blog che seguite e che siano nati da poco o abbiano meno di 100 lettori fissi e comunicare loro che hanno vinto
3) Linkare il blog della persona che ve lo ha inviato…

Buon divertimento a tutti e grazie ancora, Eleeeeee….

Premio “Sunshine Award”

Chiedendo scusa ad Angela per il ritardo e ringraziandola per avermi assegnato questo premio, lo pubblico per condividere con voi la mia gioia…


Queste sono le regole del premio:
1. Ringraziare chi ha avuto il pensiero
2. Scrivere un post dove viene inserito il tutto
3. Passarlo ad altri blog (12) meritevoli di questo premio
4. Inserire il link dei blog prescelti
5. Riferirlo ai premiati…
E questi sono i blog da me premiati (Solo 5 perchè 12 sono troppiiiii…):
1) Donatella: http://gammazita.wordpress.com/
2) Ele: http://elesognatrice.blogspot.com/
3) Roberto: http://robertobenassai.blogspot.com/
4) Silvia: http://silvianovabellatrix.wordpress.com/
5) Sonja: http://prettyinpink175.wordpress.com/

Ora vi lascio perchè vado subito a pubblicare l’altro premio da me ricevuto….
Wow, quantiiii!!!!! 🙂