Se non diventerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli!

L’altro ieri ho capito, finalmente, perché Gesù ha affermato: “Se non diventerete come bambini, non entrerete nel regno dei cieli!
Perché i bambini ti si avvicinano sempre, senza malizia, senza doppi fini, senza cattiveria ed ipocrisia: ti guardano negli occhi e riescono a leggerti dentro…
Perché i bambini non hanno paura a chiederti: “Perché sei triste oggi?”… e lo capiscono, anche se tu ti sforzi di essere come al solito, di sorridere loro, di far loro il solletico, se sbagliano una risposta o un esercizio…
Perché i bambini dicono le cose così come le percepiscono, schiettamente e senza filtri e perché, tante volte, prestano la loro voce a Dio e Lui ti comunica le cose attraverso di loro, attraverso le loro frasi, i loro atteggiamenti, le loro riflessioni semplici, ma che vengono da lontano e che tu non ti spieghi il perché provengano da quelle labbra…
Perché i bambini sono trasparenti, non fingono loro, e capisci al volo se stai loro simpatica, se ti vogliono bene o non ti sopportano, non portano maschere e sono uguali dentro e fuori…
Perché i bambini sono puri ed il loro parlare è semplice…
Perché i bambini sono come Gesù…
Scendono nel profondo del tuo cuore e sentono quel che senti tu, ti guardano dritto negli occhi e possono vedere la tua anima e, se si accorgono che essa sanguina, ti si avvicinano, dolcemente, appoggiano la testa sul tuo petto e ti dicono che ti vogliono bene, che sono contenti quando stanno con te e che tu per loro sei importante…
Ecco perché se non diventeremo come bambini non entreremo nel regno dei cieli, perché se non saremo come loro, non ameremo mai davvero nessuno!!!!

34 commenti (+aggiungi il tuo?)

  1. Guido Barbera
    Apr 01, 2020 @ 23:58:14

    Io purtroppo e gravemente sn un uomo bambinone ma nn vado in Paradiso.!??.

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    • Deborath
      Apr 09, 2020 @ 10:28:00

      Caro Guido, benvenuto nel mio blog!!!
      Dici che non andrai in paradiso, ma questo non sta a noi stabilirlo: il nostro Dio è Padre misericordioso, nel suo cuore c’è posto per tutti.
      Un abbraccio e buon cammino…

      Rispondi

  2. roberto
    Lug 08, 2013 @ 17:53:18

    e da molto tempo che mi rimbombano in testa delle PAROLE in testa…saranno mesi ……..UMILTÀ e SEMPLICITÀ …la gente di oggi ha perso questo…e i BAMBINI stranamente sono li a ricordarcelo…non hanno bisogno di un GRANDE REGALO per farli felici..basta pochissimo… e loro con un sorriso ti ripagano sempre…e nella base del versetto “Se non diventerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli!” poiche i bambini sono UMILI e SEMPLICI…

    Rispondi

    • Deborath
      Lug 08, 2013 @ 18:28:30

      Ciao Roberto, benvenuto nel mio blog e grazie per il commento…
      E’ vero i bambini hanno sempre tanto da insegnarci, a volte, dovremmo solo soffermarci a guardarli e riusciremmo ad imparare tanto da loro…
      A presto, spero… 🙂
      Un sorriso per te…

      Rispondi

  3. arthur
    Giu 05, 2012 @ 18:43:36

    Siono un credente, anche se all’acqua di rose come si suol dire. Peròcredo anch’io che l’essere più genuini aiuti a sentirsi meglio con se stessi e poi anche con gli altri.

    Una delle cose che noi adulti dimentichiamo è come eravamo quando si era da piccoli, e invece dovremmo sempre ricordarlo e forse è per questo che ho fatto “nascere” Nonno Archimede, perché lui sa guardare con gli occhi di un bambino. 😉

    Ciao, veramente un bel post.

    Rispondi

    • Deborath
      Giu 05, 2012 @ 22:17:35

      Anche tu sei un po’ come un bambino, Arthur…
      Non ti conosco moltissimo, ti seguo da troppo poco tempo, ma per quel che ho potuto vedere, hai una grande sensibilità ed un grande cuore, mi sembri molto dolce ed un grande galantuomo, sei gentile, simpatico e schietto e queste non sono certo qualità di poco conto…
      Qualità che io ho messo ben in evidenza in questo post ed ho associato ai bambini… (certo, non l’essere galantuomo, ma il resto ci sta tutto…)
      Un abbraccio e… sono felice di averti qui…
      Spero che non ti stancherai di passare… 🙂

      Rispondi

  4. Gabriele
    Mar 14, 2012 @ 07:39:46

    Carissima, è davvero bello quello che scrivi. Condivido molto del tuo pensiero e vorrei anche dare un’ulteriore chiave interpretativa: il bambino in noi può rappresentare la chiave primordiale di formazione del nostro carattere.. un ritorno al “essere come bambini” potrebbe essere un invito al ritornare alla radice di noi stessi, alle origini del nostro carattere, perchè quando eravamo bambini (e la psicoanalisi ce lo conferma) si sono realizzate le esperienze che ci hanno formato nel carattere.. potrebbe essere un invito a capire noi stessi, a risalire a questo passato per capire se “qualcosa è andato storto” per poterlo comprendere e correggere? In fondo è anche uno degli strumenti della psicologia e della psicoanalisi

    Rispondi

    • Deborath
      Mar 14, 2012 @ 15:15:22

      Sono assolutamente d’accordo, Gabriele…
      Grazie per questa ulteriore lettura ed interpretazione…
      Ti abbraccio forte, è sempre molto bello quello che dici e come arricchisci, con il tuo contributo, questo blog…
      Grazie!!!! 🙂

      Rispondi

  5. Rebecca o semplicemente Pif
    Mar 13, 2012 @ 13:21:02

    Siamo troppo affissati su noi stessi, e cosi abbiamo perso il vero conttato con il nostro Creatore, dirittura negiamo la sua essistenza, e ci rivolgiamo solo a LUI se ne abbiamo bisogno.. La nostra società egoistica forma anche pian piano i nostri figli.. mi domando soltanto una cosa, perchè l’uomo crede ancora di meritare un paradiso? Per quale ragione? L’unica cosa che può salvare l’uomo dalla autodistruzione di applicare queste cose nella sua vita Amore, Altruismo, Coraggio, Pazienza,Perdono, Forza d’animo, Generosità, Saggezza, Rispetto, Tolleranza e Umiltà… ti abbraccio Rebecca

    Rispondi

    • Deborath
      Mar 14, 2012 @ 15:13:40

      Ciao Rebecchina… Io non credo assolutamente che l’uomo meriti il paradiso, anzi, tutt’altro!!!!!
      Siamo tutti grandi peccatori, quello che spero, però, è la misericordia di Dio: è solo per grazia che otterremo il paradiso e non per le nostre opere o per i nostri meriti…
      Ti abbraccio e grazie infinite per il tuo commento… 🙂

      Rispondi

  6. zebachetti
    Mar 13, 2012 @ 09:33:58

    Oggi la fascia di eta della purezza si è abbassata, con tutta quella tv spazzatura che viene propinata la loro purezza ne esce contaminata così come il loro essere bambini, le porte del Paradiso rischieranno di rimanere quasi sempre chiuse, c’ è troppa ipocrisia tante immagini sbagliate. ciao Debby un abbraccio buona giornata

    Rispondi

    • Deborath
      Mar 13, 2012 @ 09:53:09

      Oh, nooo!!!! Nazzz….
      Non dire così: le porte del paradiso non rimarranno chiuse!!!!!
      Il Signore ce lo ha detto e lui non mente: Le porte degli inferi non prevarranno MAI sulla luce!!!!! 🙂
      Per quanto riguarda, poi la prima parte del tuo commento sono perfettamente d’accordo con te…
      Un caro abbraccio e buona giornata anche a te… 🙂

      Rispondi

  7. Sergio Baldin
    Mar 12, 2012 @ 15:07:58

    Ciao carissima Debby, mi capita spesso di trovare grande sintonia nei commenti che fa qui da te Donatella, lo stesso stavolta, anche nel collegarsi a come stavi quando hai scritto il post precedente.
    Sembra anche a me un pò meglio, del resto poter accostare l’immagine dei bambini e dell’innocenza che esprimono, non può che dare giovamento a chi si sente poco inclune a vedere la vita col sorriso.
    Hai detto tutto tu e bene sui bambini e sulle caratteristiche che anche noi adulti dovremmo ricuperare per poter meglio aspirare al Regno dei cieli!
    Il mondo sembra andare sempre più nella direzione opposta, che poi spesso risulta anche a noi facile da seguire, come dei lemming giù dal dirupo.
    Direi anche che non basta solo guardare alla loro schiettezza e semplicità, occorre non toglierla loro prima del tempo, non volerli vedere più grandi della loro età, lasciare che possano vivere serenamente la loro giovinezza.
    A molti piacciono frutta e verdura precoce, ma certi genitori vorrebbero che anche i loro figli bruciassero le tappe della crescita, magari per esibirli e vantarsene!
    Non mettiamoli sotto una campana di vetro, ma non forziamo i tempi affinchè la loro crescita possa essere armonica, magari conservando le belle doti che un pò tutti abbiamo qui riconosciuto loro.
    Un grande abbraccio dolce amica, che il pomeriggio possa sorriderti!

    Rispondi

    • Deborath
      Mar 12, 2012 @ 21:24:59

      Sono totalmente d’accordo con quanto hai detto, mio caro Sergio, soprattutto con la parte finale, riguardante il fatto di bruciare le tappe!!!!
      Non c’è niente di più terribilmente sbagliato e doloroso per i nostri bambini…
      Un abbraccio forte e buona serata… 🙂

      Rispondi

  8. ゚・❤ EleOnora ❤・゚
    Mar 12, 2012 @ 11:02:34

    Prima leggo e dopo commento 😀
    che ideona… posso commentare prima e leggere dopo????
    😛 😛 😛

    Si, cara la semplicità dei bimbi è disarmante… 😀
    cmq, certo che prima bisogna RAVVEDERSI E CONVERTIRSI
    e, naturalmente anche noi diventeremo schietti come i piccoli fanciulli…
    però… con un solo verso non si può parlare del vero ravvedimento che caratterizza la conversione di un essere umano. TUtto questo bisogna analizzarlo alla luce dell Parola di DIo… prendendo verso per verso…

    «Lasciate i bambini, non impedite che vengano da me, perché il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro».

    baci bimba pestifera 😀

    Rispondi

  9. Angela
    Mar 11, 2012 @ 20:13:49

    I bambini hanno un sano intuito e a volte sanno persino consigliare e risolvere i nostri piccoli problemi con soluzioni divertenti e soprattutto inaspettatamente …..ovvie!, quando si cresce crescono anche i nostri affanni e spesso ci preoccupiamo di cose assolutamente assurde che potremmo evitare se solo ci sedessimo un attimo a pensare senza fretta. I bambini ci osservano e vorrebbero che corressimo meno ricordandoci che non si può arrivare a portare a termine miliardi di cose tutte in un solo giorno ma ci sono molti altri giorni per completare e che è bello sedersi a giocare e sorridere con loro. Ritornare candidi e puri nel nostro cuore è ciò che Dio si aspetta da noi….. non saremo bravissimi ma possiamo provarci e Lui sicuramente lo apprezzerà. Buona serata Deborah ti lascio la mia presenza e un abbraccio caloroso.

    Rispondi

    • Deborath
      Mar 12, 2012 @ 12:21:19

      Ciao Angela bella, hai proprio ragione: il tuo commento è bellissimo!!!! 😀
      I bambini ci aiutano a vivere meglio, rendendoci più lieve e più allegra la vita…
      Ti abbraccio e grazie per la tua presenza… 🙂

      Rispondi

  10. Sonja A.
    Mar 11, 2012 @ 16:09:18

    Ed è quel candore che riempie il cuore 🙂
    Ti abbraccio forte :*

    Rispondi

  11. ili6
    Mar 11, 2012 @ 14:56:59

    sono splendidi i bambini, ma anche capricciosi e biricchini, proprio come la bimba che fa la linguaccia.
    E’ la loro purezza, lo stupore che accompagna la crescita, la sensibilità inaspettata e la purezza di cuore che ti incantano.
    Tracce che restano per sempre nella vita di un uomo e sono convinta che Dio saprà apprezzare anche il pur minimo segno del bimbo che c’è in ogni adulto e lo accoglierà a braccia aperte nel suo Regno anche se non avrà più 5 anni.

    Rispondi

  12. angelonocent
    Mar 11, 2012 @ 11:09:06

    Ma! Non c’è un eccesso di ottimismo, Deborath in ciò che scrivi? Io proverei a essere più realista, proprio partendo dai tuoi quattro punti esclamativi con cui chiudi. Non li hai messi lì a caso.

    E’ suggestiva la visione che ci proponi, perché guardi la vita con occhi incantati. Poi, quando ti accorgi che non è così, ogni due per tre sprofondi.

    Del Vangelo non hai riportato il verbo-chiave che domina la scena del discorso di Gesù sui bambini ed è: CONVERTITEVI. In qualche modo è già contenuto nel SE NON DIVENTERETE…ma va fortemente sottolineato, perché significa un radicale cambiamento di mentalità, non un ritorno all’infazia. E Dio sa quanto sia difficile, dal momento che veniamo da esperienze diverse, culture radicate, errori educativi subiti, sempre pronti per essere ripetuti.

    Perché ciò di cui parla Gesù non diventi un bambino “sognato” , dobbiamo dirci che il Bambino interiore mostra tutte le sue innumerevoli sfaccettature: bambino felice, bambino ferito, bambino capriccioso, bambino invadente, bambino giocoso, bambino tenero, bambino arrabbiato, bambino spirituale, bambino magico….

    Inoltre, c’è anche il Bambino Ferito che piange dentro di noi, in ciascuno di noi, maschi e femmine. Da un lato la paura di non meritare amore, per tante ragioni, vere o false, dall’altro, l’invocazione di amore, quasi preteso, magari da chi, proprio perché ferito, è in difficoltà nel darlo.

    Il rischio che corriamo tutti è nella tua conclusione: “…perché se non saremo come loro, non ameremo mai davvero nessuno!!!!”, lasciapassare per il Regno dei Cieli.

    Il Quoist ci dà una mano per riequilibrare il ragionamento:

    Rispondi

    • Deborath
      Mar 11, 2012 @ 15:02:03

      Riporto qui la poesia per chi volesse leggerla:

      “Dice Dio “IO AMO I BAMBINI”

      Io amo i bambini, dice Dio.
      Voglio che rassomigliate loro.
      Non amo i vecchi, dice Dio,
      a meno che siano ancora dei bambini.
      Così non voglio che bambini nel mio Regno;
      è stabilito dall’eternità.
      Bambini storpi, bambini gobbi,
      bambini rugosi, bambini dalla barba bianca,
      ogni specie di bimbi che credete,
      ma bambini, solo bambini.
      Non c’è da discutere; è decretato,
      non v’è posto per gli altri.
      Amo i bambini piccoli, dice Dio,
      perché la mia immagine in essi
      non è ancora offuscata.
      Non hanno sabotato la mia somiglianza,
      sono nuovi, puri,
      senza cancellatura, senza raschiatura.
      Così, quando dolcemente mi chino su loro,
      mi ritrovo in essi.
      Amo i bambini perché stanno ancora crescendo,
      perché stanno ancora formandosi.
      Sono per strada, sulla strada.
      Dai grandi invece, dice Dio,
      non si può più cavar nulla.
      Non cresceranno più, non si formeranno più.
      Sono bloccati.
      Sono un disastro i grandi, dice Dio,
      si credono degli arrivati.
      Amo i bambini alti, dice Dio,
      perché stanno ancora lottando,
      perché commettono ancora peccati.
      Non perché li commettono, dice Dio, mi capite,
      ma perché sanno di commetterli, e lo dicono,
      e si sforzano di non commetterli più.

      Ma i grandi, dice Dio, non li amo,
      non hanno mai fatto male ad alcuno,
      non hanno nulla da rimproverarsi.
      Non posso perdonare loro nulla,
      non hanno nulla da farsi perdonare.
      È penoso, dice Dio.
      Penoso perché non è vero.
      Ma soprattutto, dice Dio,
      soprattutto amo i bambini per il loro sguardo.
      Lì leggo la loro età.
      Nel mio cielo non vi saranno
      che occhi di cinque anni,
      perché non conosco nulla di più bello
      di uno sguardo puro di bimbo.
      Non deve stupire, dice Dio.
      Io abito in essi
      e io mi affaccio alle finestre della loro anima.
      Quando vi trovate dinanzi a uno sguardo puro di bimbo,
      io vi sorrido attraverso la materia.
      Invece, dice Dio, non conosco nulla di più triste
      di occhi spenti
      in una figura di bimbo.
      Le finestre sono aperte, ma la casa è vuota.
      Restano due fori neri, ma non più luce;
      due occhi, ma non più sguardo.
      E io sto triste alla porta,
      e ho freddo, attendo e busso.
      Ho fretta di entrare.
      E l’altro è solo: il bimbo.
      Si ottunde, si irrigidisce, si dissecca, invecchia.
      Povero vecchio, dice Dio!

      Alleluia, Alleluia, dice Dio,
      aprite tutti, piccoli vecchi.
      Il vostro Dio, l’Eterno risorto
      viene a risuscitare in voi il bimbo!
      Affrettatevi, è tempo,
      sono pronto a rifarvi un bel viso di bimbo,
      un sereno sguardo di bimbo!
      Infatti, io amo i bambini, dice Dio,
      e voglio che rassomigliate loro.”

      M. Quoist

      Non so se il mio ragionamento sia troppo entusiasta o meno, so solo che questo suggeriva il mio cuore e spero davvero di non aver travisato la parola di Dio, pur avendo trascurato il verbo “CONVERTITEVI”, anche perchè, forse, Gesù ci diceva di convertirci per diventare ciò che i bambini già sono, quindi, forse, il mio ragionamento non era poi così lontano…
      Un abbraccio, Angelo e grazie… 🙂

      Rispondi

  13. Donatella
    Mar 10, 2012 @ 17:05:24

    E’vero! Per questo bisogna coltivare sempre la parte di noi che resta sempre un pò bambina…
    Spero che oggi per te vada meglio, tesorina mia…
    Un abbraccio dolce e grazie per questa bella e veritiera riflessione♥TVB

    Rispondi

    • Deborath
      Mar 10, 2012 @ 21:28:02

      Ciao Donatella, grazie a te, grazie per il commento, per la tua vicinanza, per il sostegno e l’incoraggiamento…
      Oggi sto un pò meglio, ma spero tanto che non sia solo un’inutile illusione…
      Ti voglio bene anch’io, da morire… ♥

      Rispondi

  14. Emilio
    Mar 10, 2012 @ 14:49:14

    I bambini sono schietti e semplici, sono senza malizia.
    I grandi invece sono tutto l’opposto….
    Ciao Debby, un abbraccio

    Rispondi

    • Deborath
      Mar 10, 2012 @ 21:25:10

      E’ proprio così, Emilio…
      Dovremmo cercare di essere sempre più simili a loro, soprattutto nella purezza di cuore…
      Un abbraccio forte forte… 🙂

      Rispondi

  15. Mario
    Mar 10, 2012 @ 13:29:40

    Il dono forse più bello della vita è che non si finisce mai d’imparare…magari da chi meno te l’aspetti. I bambini capiscono e si fanno capire perchè parlano un linguaggio ancora semplice, non hanno filtri per dire la verità. Nel crescere dovremmo apprendere a non abbandonare quel che di buono la nostra infanzia ci ha donato. Qualcuno lassù questo lo sapeva già… Un abbraccio Deborath!

    Rispondi

    • Deborath
      Mar 10, 2012 @ 21:21:47

      Hai ragione, Mario: abbiamo così tanto da imparare dai bambini!!!
      Sono davvero un meraviglioso dono del cielo!!!!
      Ti abbraccio forte forte…
      TVB… ♥

      Rispondi

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