Buona fine e miglior principio

 
Il 2009 sta per concludersi: proprio l’altro giorno, discutevo con Pietro circa i bilanci che dovremmo fare e riflettevo su com’è stato per me questo anno e su cosa mi ha regalato…
Innanzitutto mi ha portato la laurea, il che non è proprio da buttar via, poi la mia prima esperienza lavorativa, breve ma intensa!!!
Ha portato anche la nascita di questo blog, di cui vado orgogliosa… (e pensare che era una cosa che proprio non volevo fare…)
Il blog, poi, ha portato con sè delle nuove amicizie e, a prescindere da lui, tante altre si sono rafforzate…
Per il resto penso di poter archiviare i lati positivi di quest’anno, purtroppo…
Sono successe anche un pò di cose brutte e che mi hanno destabilizzato e la salute poi…. mmmm… decisamente più i giorni in cui sono stata male che bene: dolori vecchi e nuovi che si sono sommati via via e questo, a volte, ha influito negativamente anche sul mio umore…
Ops… forse era meglio stoppare questo post dopo i primi 13 righi… Ma se si deve fare un bilancio, questo deve comprendere tutto o no???
Boh… Comunque non mi va di essere pallosa anche l’ultimo giorno dell’anno, così mi fermo qui e ringrazio tutte le persone che hanno fatto parte di questo mio 2009, ognuna di esse mi ha regalato qualcosa ed ha preso qualcosa di me, spero qualcosa di positivo… 🙂
Auguro a tutti una buona fine d’anno ed un inizio strepitoso… e non solo questo chiaramente, spero che tutto l’anno abbia in serbo per ciascuno ciò che maggiormente desidera…
Regalo ad ognuno di voi un sorriso che possa scaldarvi il cuore nei momenti difficili…
Auguri a tutti, buon 2010!!!

3D… Che invenzione meravigliosa!!!

         

Che invenzione maravigliosa i film in 3D!!!
Chiamatemi pure ignorante, ma io non avevo mai visto niente del genere!!!
Ne avevo molto sentito parlare, questo sì, ma se non lo vedi non puoi mai immaginare che cosa sia…
Ieri ho visto il primo film in 3D della mia vita e sono rimasta veramente strabiliata dagli effetti che c’erano…
Era tutto così strano, così bello, così nuovo che per un attimo credo di essere tornata bambina ed ho capito che cosa significa guardare il mondo con gli occhi dei bambini: per loro è sempre tutto nuovo e guardano il mondo con grande meraviglia, così come ho fatto io ieri…
Esperienza assolutamente da ripetere!
Bellissimo!!!

Buon Natale

  

E’ nato Gesù, questo meraviglioso batuffolo sceso tra noi per ridarci la speranza, per mostrarci la vita vera! Ci ha insegnato come affrontare tutte le situazioni e a noi non resta altro da fare che imitarlo e seguire il cammino tracciato da Lui, mettendo i piedi nelle sue orme! E’ questo l’augurio che voglio fare a tutti quelli che leggono il mio blog, di seguire i passi di Gesù, per poter raggiungere la felicità piena che nessuno potrà mai toglierci! Buon Natale di pace e di amore!

E che rottura!!!!

      
Uffa, Uffa e Uffa!!!
E sto sempre male…
E non c’è una giornata in cui io non abbia dolori, a volte vecchi (che ormai ho imparato a gestire) a volte nuovi (che mi gettano nello sconforto perchè penso che si andranno a sommare a tutti gli altri e non andranno via).
Uffa, sono stanca, ma proprio stanca stanca stanca!!!
Non è possibile essere ridotti così a 31 anni, non ne posso più…
Oggi è proprio una giornataccia!
Che tristezza infinita…

Questo viaggio non s’ha da fa’!

  
Gli eventi della vita si sommano e si articolano come se fossero dei fili aggrovigliati dei quali non si riesce a percepire l’inizio nè la fine, nè si riesce a capire quando si sta per passare dal filo azzurro a quello rosso e da quello rosso a quello bianco e così via. Eppure, questi fili si intrecciano sempre sapientemente, facendo venir fuori un disegno misterioso ma bello, intuibile solo da lontano, cioè dopo aver percorso un bel pò di strada: a quel punto se si guarda indietro si vedono le linee precise ed i colori perfettamente incastrati, ma se si guarda proprio accanto a sè o davanti non si vedono altro che mucchietti intricati…
Perchè faccio questo discorso? Perchè oggi dovevamo andare ad una lezione a Vibo e tra i vari tira e molla, (“Sì, andiamo, no, non andiamo, sì, andiamo!”), il tempo era intervenuto a farci prendere la giusta decisione perchè si è aperto il cielo e l’acqua veniva giù a dirotto, per cui abbiamo deciso: “E’ destino! Con questo tempo è meglio rimanere a casa!”… Però, dopo un pò una telefonata ed un ulteriore cambio di programma: “Ok, andiamo e… speriamo bene!”
Si parte, in ritardo, e con l’acqua tipo cascata…
Trallallà, trallallà…
Pian pianino ci avviamo, ma a circa metà strada… eccola lì!!!! Una bella frana proprio in mezzo alla strada e non si poteva più proseguire… Allora, inversione di marcia e di corsa a casa, convinte del fatto che tirando troppo quel filo, forse avremmo creato un nodo che non saremmo più riuscite a sciogliere…
E così siamo arrivate alla conclusione che è importante imparare a leggere i segni del cielo, che oggi proprio ha tentato in tutti i modi di dirci che: “questo viaggio non s’ha da fà!”

Piacevoli sorprese nella mail

Che bello, sono proprio contenta stasera…
Dopo una giornata piatta piatta, vado ad aprire la mail e trovo una bellissima sorpresa: mi ha scritto una ragazza che si è laureata con me, lo stesso giorno, e che ha passato le mie stesse peripezie per riuscire a tagliare quel traguardo!
Può sembrare una sciocchezza, ma sono stata così contenta tanto che il mio umore è subito schizzato su!
E’ bello sapere che, da qualche parte nel mondo, qualcuno ti pensa, e che sei rimasta, per qualche strana ragione, nel cuore di una persona incontrata per caso…
Grazie Vale per queste belle sensazioni!

Rasentando la follia…

Ma io dico, no…
Ma com’è possibile vedere una persona ridotta così come hanno ridotto Berlusconi e gioire di questo fatto?
Sì, perchè è questo quello che accade su fb: 20.000 persone sono felici di questo! E non oso neppure immaginare quante altre persone, che su fb non ci sono, hanno in sè gli stessi sentimenti (di contentezza, intendo)…
Ma stiamo scherzando o parliamo seriamente?
Non che a me stia particolarmente simpatico, ma neppure se fosse il mio peggior nemico riuscirei ad esultare per un atto indegno e vergognoso come questo!!!
La violenza, sotto qualunque forma e verso chiunque, è sempre, assolutamente, da condannare!
Fortuna che siamo sotto Natale e che a Natale si è tutti più buoni!
Buoni?????
Ma ha ancora senso questa parola ai giorni nostri?
E se avessero ridotto in quel modo un nostro familiare? Certo, saremmo stati contenti… mmm
Ma fatemi il piacere, va…!!!
E allora scusatemi ma io penso che sia ancora valido l’insegnamente del Vangelo che dice: “Ciò che non vuoi per te non fare agli altri!”
Cerchiamo di essere civili e di rispettare il prossimo, sempre e comunque, ricordandoci che anche noi siamo il prossimo degli altri!

Mani

 
Ci sono mani…
Mani strette in un pugno a rappresentare il cuore chiuso all’amore, mani usate per fare del male, per dare schiaffi, per derubare, ma ci sono anche mani tese all’infinito a porgere aiuto e a sostenere.
Se penso alle mani, le prime che mi vengono in mente sono le mani di mia madre. Ho il ricordo di quando ero bambina: erano belle, lisce, affusolate, a volte smaltate a volte no, ma pur sempre con le unghie lunghe e curate. Le guardo ora, un pò rugose e storte, per via dell’artrosi, con le vene sporgenti e le unghie non più curate, tagliate corte e mai più smaltate e mi viene un groppo in gola. Il tempo passa inesorabilmente ed io leggo in ogni loro singola ruga tutto l’amore e tutta una vita dedicata a noi.
Le mani della mamma sono in grado di fare 1000 cose contemporaneamente: si tuffano nell’acqua bollente per lavare i piatti, senza guanti per non perdere tempo, preparano tante cose buone e se, nel frattempo, si bruciano fanno una bolla silenziosa che lei cercherà di tenerti nascosta. Le mani della mamma trascorrono interi pomeriggi a pulire la verdura e a tagliare la carne da sistemare nel congelatore, si feriscono con il coltello e sanguinano, avvolte in uno scottex, prima di metterci su un cerotto. Le mani della mamma si tingono di nero a lavare i vetri del camino e si riempiono di schegge nel portare la legna. Le mani della mamma fanno i lavori più duri e più scoccianti. Le mani della mamma si coprono il viso per non farti vedere la sua stanchezza o un qualche dolore sopraggiunto all’improvviso. Le mani della mamma ti tengono stretta la testa, mentre con le labbra poggiate sulla fronte lei controlla se hai la febbre. Le mani della mamma ti sfiorano il viso per asciugarti le lacrime, mentre lei ingoia le sue dolorosamente. Le mani della mamma te le vedi puntate contro mentre ti fa una predica, difficile per lei, ma estremamente vitale per te. Le mani della mamma ti stringono forte per non lasciarti andar via, ma contemporaneamente ti spingono lontano perchè tu vada in cerca della tua strada. Le mani della mamma sono come le mani di Dio: danno sempre senza pretendere niente in cambio, danno amore, amore, amore e ancora amore.
Le mani della mamma sono il tesoro più prezioso della terra.

4 lunghi anni

 
Quattro anni fa mancava un tassellino nel mio cuore e questo lo rendeva comunque vuoto ed imperfetto: è vero, avevo tante cose, tanti altri tassellini erano già lì al loro posto, ma ne mancava uno importante, uno in grado di rendere pieno e realizzato il mio essere, uno in grado di completarmi… e poi, improvvisamente, sei arrivato tu e da allora, tra i tanti alti e bassi, sei sempre rimasto accanto a me ed hai dolcemente colmato quel vuoto.
Io oggi voglio dirti grazie per tutto quello che significhi per me e per come rendi sorridente la mia vita…

Conosco delle barche

Conosco delle barche
che restano nel porto per paura
che le correnti le trascinino via con troppa violenza.

Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
per non aver mai rischiato una vela fuori.

Conosco delle barche che si dimenticano di partire
hanno paura del mare a furia di invecchiare
e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima diiniziare.

Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.

Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.

Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.

Conosco delle barche che si graffiano un po’
sulle rotte dell’oceano ove le porta il loro gioco.

Conosco delle barche
che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,
ogni giorno della loro vita
e che non hanno paura a volte di lanciarsi
fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.

Conosco delle barche
che tornano in porto lacerate dappertutto,
ma più coraggiose e più forti.

Conosco delle barche straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni meravigliosi.

Conosco delle barche
che tornano sempre quando hanno navigato.
Fino al loro ultimo giorno,
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore a misura di oceano.

(Jacques Brel)

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