Noi, nati ciechi

arcobaleno

Viviamo un periodo molto triste, oscuro e buio per l’intera umanità e proprio oggi, provvidenziale, arriva questo passo del Vangelo di Giovanni: il cieco nato.

Noi tutti, o Signore, siamo come lui: guardiamo e non vediamo. Guardiamo quello che ci accade attorno e non capiamo.

Funzionano solo i nostri occhi fisici, ma gli occhi della fede sono spenti, Signore, e non vediamo la luce, non la vediamo più!

Passa ancora in mezzo a noi, Signore, passa, chiamaci ancora, fa’ che possiamo avvicinarci ancora a te, ascoltare la tua voce.

Sputa ancora per terra, Signore, fallo anche oggi che la saliva è il maggior veicolo d contagio: tu sputa, o Signore, che ci raggiunga la tua saliva, che è linfa vitale per noi. Sputa, fai ancora del fango che, come nuova creazione, possa ridarci la vita!

Apri i nostri occhi, invia anche noi alla piscina di Siloe e fa’ che ascoltiamo il tuo comando, che, obbedendo, ritorniamo a vedere.

Fa’ che possiamo tornare a vedere la nostra miseria, la nostra piccolezza e fragilità, dopo un tempo in cui ci siamo sentiti invincibili, se non superiori a Dio: fa’ che ti riconosciamo, TUTTI, Signore del tempo e della storia e fa’ che con gli occhi della fede, possiamo finalmente vedere le grandi opere di Dio anche con i nostri occhi fisici!