Per non dimenticare…


Ho già scritto l’anno scorso un post dedicato al giorno della memoria: https://icoloridellanima1978.wordpress.com/2010/01/27/jedem-das-sein/
Ma credo che non se ne parli mai abbastanza…
Ogni volta che vedo un video, un documentario, che ascolto una testimonianza dei sopravvissuti dei campi di sterminio non riesco a trattenere le lacrime… Avverto dentro un dolore profondo, un malessere che pervade tutto il mio corpo e strazia la mia anima.
Non riesco a capire come si possa anche solo minimamente arrivare a pensare che tutto questo non sia mai esistito: eppure milioni di persone sono morte, tra strazi indicibili, tra dolori fisici e psicologici…
Io credo che con loro sia morta una parte di me, anche se ancora non ero nata, perchè quando accade una cosa del genere all’umanità, in qualsiasi momento della storia, nessuno di noi può rimanere indifferente: è una ferita che non sarà mai completamente risanata, che non si rimarginerà mai…
A me fa ancora tanto male e non capisco come si possa rimanere insensibili, come i giovani d’oggi, pur vedendo queste cose, non ne rimangano colpiti, addolorati, non abbiano voglia di urlare e di impegnarsi affinchè questo non debba accadere mai più, a nessuno!!!!!
Bisognerebbe insistere all’infinito ed impiegare fino all’ultimo respiro la nostra vita per poter educare i nostri ragazzi all’amore, all’amore puro, quello vero, quello che non fa distinzioni tra sessi o razze, l’Amore che porta con sè il rispetto, il rispetto profondo di sè stessi e degli altri.
Bisognerebbe insegnar loro che ogni persona che incontrano ha un volto e una storia e che è bello stare ad ascoltarla questa storia, perchè tutte le persone del mondo hanno sempre qualcosa da insegnarci, qualcosa da cui non possiamo prescindere e che ci completerà nella nostra formazione di uomini e donne…
Smettiamola col dar loro solo apparenze, solo paillettes e lustrini, smettiamola di concedere loro tutte le cose che chiedono e che sono inutili e non servono per la loro crescita umana e spirituale, smettiamola di farli vivere nella bambagia cercando di nascondere loro le brutture della vita, spieghiamole loro, piuttosto, aiutandoli a capire che possono essere di gran lunga ridotte, anche se non del tutto cancellate, se solo tutti gli uomini si impegnano per creare un mondo più giusto o solo più umano…
Aiutiamoli a capire che si può sempre scegliere nella vita se fare il bene o fare il male e che riusciranno a dare un senso alla loro esistenza solo se sceglieranno di impegnarsi, in maniera seria, nel scegliere il bene!!!!
I nostri ragazzi hanno bisogno di questo, hanno bisogno di punti di riferimento seri, hanno bisogno di riflettere ed hanno bisogno di riscoprire i veri valori della vita: solo allora potremo veramente sperare che gli orrori dell’olocausto non si ripeteranno mai più!!!!

L’alfabeto di Dio


A – Anche se non sei corrisposto, ama lo stesso, mi somiglierai.
B – Benedici sempre, perché tu sei una benedizione di Dio.
C – Chiamami Padre, solo così potrai chiamare tutti gli altri fratelli.
D – Dona con gioia. I musi lunghi sono figli delle tenebre.
E – Esci dal guscio del tuo egoismo: troverai un mondo che ti aspetta.
F – Fa’ della tua vita una sinfonia di gioia; darai frutti saporiti.
G – Gira l’ago della tua calamita sempre dove ti porta il cuore: sempre e solo a Dio.
H – Hai un dono straordinario, per cui mi assomigli: l’amore; sfruttalo con gioia.
I – Intorno a te c’è tanta morte, odio e tenebre; ma tu sii sole che illumina e riscalda.
L – La terra non è la tua patria. Sei di terra, ma hai la mia vita: guarda allora in alto.
M – Metti la tua vita nel cuore di mio Figlio e di Maria: sarai dono d’amore.
N – Non permettere che il maligno deturpi la tua libertà. Aggrappati a me e sarai libero.
O – Odia il peccato, ma ama il peccatore: impara a perdonare e ama chi sbaglia, lo conquisterai.
P – Porta la pace di Dio col tuo sorriso: c’è bisogno di un raggio di sole e luce negli occhi.
Q – Quadro stupendo ti ho dipinto col sangue dell’Agnello; sei il mio capolavoro.
R – Resta un po’ con me, figlio, quando si fa sera: io ti guardo e tu mi guardi ed è pace.
S – Senza il tuo mattone, la costruzione è vuota. Sii strumento docile nelle mie mani.
T – Tutto ho messo nelle tue mani, sei il signore della natura: conservala senza macchia.
U – Unisci cuore e mente: con la mente progetti, ma è col cuore che salvi e realizzi.
V – Vuoi essere felice? Sgombra tutto ciò che ti impedisce di volare e sciogli le vele.
Z – Zaino di Eucaristia, preghiera e servizio sarà il tuo compagno di viaggio: farai miracoli.

La potente mano di Dio


Ieri sera mi è successa una cosa che mi ha messo una paura infinita e, ancora oggi, accuso il colpo di quel trauma da spavento…
Stavamo tornando da Vibo con il mio Pietro e ci siamo fermati ad una pompa di benzina per fare rifornimento, senza accorgerci, ahimè, che non eravamo soli…
Non appena lui ha inserito i soldi nella macchinetta mi accorgo che dietro quest’ultima vi erano due persone, due ragazzi, e, automaticamente, mi accorgo subito anche che erano ubriachi, visto che c’era in bella vista il Tavernello accanto a loro…
Uno dei due si avvicina e comincia a parlare a Pietro e a chiedergli che strada facevamo. Lui era straniero, erano le 9 di sera, pioveva e, probabilmente, voleva un passaggio da noi…
A me, in soli due millesimi di secondo, sono venute in mente le cose più assurde, tanto che già pensavo di consegnar loro la borsa, la macchina e tutto ciò che avevamo, purchè non ci facessero del male…
Ho iniziato a pensare che loro erano in due, che Pietro era da solo, che avrebbero potuto picchiarlo o accottellarlo e fare a me qualunque cosa…
Il ragazzo insisteva col chiederci che strada facevano, se passavamo da Sant’Onofrio, se prendevamo l’autostrada: aveva tutte le dita fasciate ed io non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso, cercando di trattenere il mio cuore che, nel frattempo, sembrava volesse fuggire via dal mio petto, tanto batteva all’impazzata…
Dopo un pò si avvicina anche l’altro e, intanto, la mia ansia cresceva e si moltiplicava ed hanno iniziato a parlottare tra di loro, tenendosi a braccetto…
Io intanto dicevo a Pietro di fare in fretta, per potercene andar via il prima possibile…
Poi, i due si sono allontanati e sono tornati alla loro postazione di ubriacatura…
Pietro si è messo in macchina e siamo andati via…
Io, in cuor mio, non potevo smettere di ringraziare Dio per il fatto che non ci fosse accaduto nulla (con tutto quello che si sente in giro di questi tempi) e, contemporaneamente, mi sentivo in colpa per aver pensato male di gente che, probabilmente, è migliore di me…
Ma la paura non mi abbandonava e per un bel pò di strada avevo un groppo in gola ed una gran voglia di piangere…
Pietro cercava di distrarmi, di farmi pensare ad atro, ma un senso di angoscia mi segnalava che avevamo scampato un bel guaio ieri sera…
Credo, poi, di averne avuto la certezza stanotte: sogno la casa della mia nonna materna, il solito marasma e tantissima confusione, sento suonare al campanello, apriamo e ci ritroviamo dentro casa quei due ragazzi di ieri, insieme ad altri tre sconosciuti ed una grande sensazione che ancora eravamo scampati ad un grande pericolo… Mi sono subito chiesta, ieri, che Santi ci abbiano aiutato e nel sogno vedo due statuette, non molto grandi: una di San Giuseppe con il Bambinello in braccio ed una di San Pietro, sempre con il Bambilello in braccio (so che è strano, ma nel sogno è questo quello che ho visualizzato) e quest’ultima statuetta sormontava un tabernacolo…
Infine, stamattina, recitando l’ufficio delle letture, leggo due versetti del salmo 71 che mi hanno dato un’ulteriore conferma che le mie sensazioni erano giuste e che la mano di Dio era su di noi per proteggerci e salvarci…
Scusandomi per la lunghezza del racconto, vi lascio con i due versetti di cui vi parlavo, invitandovi sempre a stare attenti ai segni divini che ognuno di noi può trovare sul proprio cammino:
“(…) Egli libererà il povero che invoca *
e il misero che non trova aiuto,
avrà pietà del debole e del povero *
e salverà la vita dei suoi miseri.

Li riscatterà dalla violenza e dal sopruso, *
sarà prezioso ai suoi occhi il loro sangue. (…)”

Dica trentatre!!!


“Trentatre!!!!”
Ebbene sì, sono 33, ieri sono arrivata agli anni di Cristo…
Porterà bene?
Sarà un bell’anno?
Ci saranno svolte, finalmente, importanti????
Speriamo di sì…
Ieri, comunque, è stata una bellissima giornata…
Si è avverato quasi tutto quello che mi aveva augurato il mio Pietro con questa bella cartolina di Diddll: c’è stato il sole; il postino non mi ha portato montagne di auguri, ma ci ha pensato internet e tutti voi, miei cari amici; ho ricevuto dei fiori e pure dei dolci e la torta; non mi si è bruciato il toast, (anche perchè non l’ho fatto), però ho rischiato di bruciare il sugo, ma l’ho salvato in calcio d’angolo; ho ricevuto tantissime telefonate e messaggini; la mia amica ‘Annamariatuttoattaccato’ mi ha scritto uno splendido commento lungo lungo al post di capodanno ed il mio Pietro ha trascorso un’intera giornata con me, facendomi sentire una principessa…
Ho avuto accanto le persone che amavo e sono stata felice…
Si dice che chi ben comincia è a metà dell’opera, per cui ho solo da aspettarmi il meglio per come è iniziato l’anno e per come si è svolto il mio compleanno… 🙂
Ancora grazie mille a tutti voi e con tutto il cuore…
Vi voglio bene…

Buon 2011!!!


A mezzanotte abbiamo salutato l’entrata del nuovo anno, mi sono subito chiesta chissà che cosa ci riserverà, chissà che cosa dovremo affrontare, chissà come arriveremo alla fine, chissà se ci saranno più cose belle o più cose brutte, più gioie o più dolori e chissà quanta forza ci servirà per fronteggiare le diverse situazioni che ci troveremo davanti…
Di certo il 2010 non è stato un anno semplice per me, nè particolarmente bello o entusiasmante: ho avuto un lutto grave in famiglia e questa è la cosa più brutta, unita ad una serie di speranza deluse…
Speravo di poter trovare un lavoro, degno di poter essere chiamato tale, e di fare qualche passo in più nella mia vita che mi potesse far sperare in una realizzazione personale sotto vari punti di vista; in realtà, però, nulla è andato come speravo, ma ringrazio comunque Dio perchè sono viva, sto bene e con me mia mamma e mio fratello e il mio Pietro e mia sorella con la sua famiglia…
Anche per quest’anno le attese e le aspettative sono molte, molti sono anche i desideri e i sogni, probabilmente non si potranno realizzare tutti, ma perchè non sperarci? Almeno il primo dell’anno questo sarà concesso!!!!
Poi ci sono dei propositi e per me, quest’anno, il più importante e quello che voglio mettere seriamente in pratica è la lettura, finalmente totale, della Sacra Scrittura: mi sono fatta regalare da “Babbo Natale” la nuova versione ed ho scaricato da internet uno schema che mi aiuterà a leggerla tutta giorno per giorno, così inizierò da oggi e sono certa che arriverò lontano…
Beh, cari amici, vecchi e nuovi, ora non mi rimane altro che augurarvi un anno felice, sereno, pieno di pace, amore e gioia e, seguendo l’indicazione dell’omelia di oggi di don Oreste, auguro a tutti voi che questo sia davvero per tutti un anno di grazia e benedizione da Dio…
Auguro a ciascuno di voi che Dio possa dire bene di voi e delle vostre famiglie…
Auguri di cuore, amici miei…
Buon 2011!!!!