Buona Pasqua!!!!

croceresurrezione
Pasqua

Uccellino venuto dal bosco,
che piangendo fuggivi,
cos’hai visto laggiù?
Ho veduto di sotto gli ulivi,
sanguinare Gesù.

Uccellino venuto dal monte,
che scappavi veloce,
cos’hai visto lassù?
Ho veduto tre uomini in croce,
ed in mezzo c’era Gesù.

Uccellino venuto dal piano,
che cinguetti nel volo,
cos’hai visto laggiù?
Ho veduto dal bianco lenzuolo,
risvegliarsi Gesù.

(Stefania Plona)

Serena e… la Messa

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Ormai sapete che Serena è la mia mitica coinquilina, per cui bando alle ciance ed alle presentazioni…
Quando abbiamo deciso di andare a vivere insieme, l’avevo vista solo due volte, per cui non sapevo assolutamente nulla di lei, neppure di che confessione religiosa fosse…
Ho appurato, in seguito, che era cattolica, come me… cioè, più o meno, nel senso che era una classica cattolica “non praticante”. (?.?)
Appena siamo arrivate a Pescara le ho chiesto: “Sere, tu ci vai a messa la domenica?”
E lei: “Io??? A messa??? No no, io non ci vado, assolutamente!!!”
Al che mi sono detta: “Bene, devo trovare necessariamente una chiesa che sia vicino casa, non posso saltare la messa e non mi va di andarmene in giro da sola per una città che non conosco!!!”, così, con Pietro, abbiamo fatto un giro ed abbiamo scoperto che c’erano due chiesette qui vicino.
Inizialmente sono andata, per due domeniche, alla chiesa dei Carmelitani scalzi, poi ho cambiato e sono andata alla parrocchia di S. Lucia.
Direte: “Cosa c’entra questo con Serena? Cosa c’entra questo titolo se lei a messa non ci viene???”
E no!!!!
Attenzione!!!!
Qualcosa è, improvvisamente, cambiato… 🙂
Una domenica Serena mi dice: “Senti, io non voglio venire a messa, ma ti vengo a prendere all’uscita!!!”
(Io ho pensato: “Che cavolo ci viene a fare a prendermi all’uscita??? Conosco la strada di casa…” Ed ho pensato che era ancora più sciroccata di quanto credessi…)
Comunque, le ho detto che per me andava bene.
Come d’accordo, me la ritrovo fuori dalla chiesa e proprio quel giorno avevo deciso di prendere gli orari anche dell’altra chiesetta vicina, così ci sono andata con lei.
Ad un tratto mi dice: “C’è la messa anche qui, entriamo???”
Io, incredula, le dico: “Ok!!”… (mi stupivo della sua improvvisa fede…)
Proprio quel giorno lì c’era anche il Vescovo e, quindi, era pieno di gente. Entriamo, attraversiamo tutta la chiesa e ci mettiamo in un angolo, cercando di non disturbare. Il Vescovo stava facendo l’omelia…
Ad un tratto vedo Serena perplessa, mi guarda e mi dice: “Ma anche qui dicono la stessa cosa???”
Ed io: “In che senso, scusa???” o.O
Lei: “Sì, parlano della stessa cosa di cui hanno parlato anche nell’altra chiesa!!!”
Ed io: “Ma certo!!! E’ questo il Vangelo del giorno, è uguale in tutte le chiese del mondo!!!”
E lei: “Ahhh….” (avrà pensato: “Pensa tu che noia!!!”)
Finita l’omelia la messa continua, ovviamente; arrivato il momento dell’offertorio, si gira e, con nonchalance, mi dice: “Bene!!! Ora ce ne possiamo andare, da questo pezzo in poi l’ho già visto nell’altra chiesa!!!”
Io ALLIBITA!!!!!!!
La guardo come se fosse un marziano e le dico: “Io ora di qui non mi muovo se prima non finisce la messa!!!”
E lei, incredula: “E perché???? Lo abbiamo già visto di là!!!!” (?.?) (come se fossimo al cinema e stessimo guardando un film!!!!)
Mahhhhh….. o.O
Che strani questi “cattolici non praticanti”….
Una volta fuori le spiego che la messa non è come uno spettacolo che ne vedi un pezzo qui, un pezzo lì ed un altro pezzo in un altro posto ancora, ma che dovrebbe essere vista e, soprattutto, partecipata, dall’inizio alla fine in un solo posto…
Lei, con il suo solito sorriso “a cartone animato”, mi fa di sì con la testa… (pensando: “Cosa vorrà mai dire questa cosa???”, ma non osando chiederlo!!!)
Da quella volta in poi, ha deciso di venire a messa TUTTE le domeniche…. (guai a saltarne una!!!) 🙂
Ma non è finita qui, la cosa più bella è successa domenica scorsa… (presina a parte…)
Tornate a casa, stavamo pranzando…
Lei tutta soddisfatta, mi guarda e mi dice: “Sai, stavolta ho guardato proprio bene!!!! Oggi don Nando non ha usato l’acqua e il vino, ma l’olio e l’aceto!!!! Sì, sì, ho visto proprio bene!!!” (solito sorriso “a cartone animato)
Io, sempre più allucinata per il fatto che non ci fosse arrivata a capire che il prete aveva usato il vino bianco invece del rosso, le dico: “Certo, Serena, l’olio e l’aceto!!!! Mancava solo la tua insalata ed il pranzo era completo!!!!” o.O
Ma si puòòòòòò?????
Sì, lo so, è veramente incredibile, ma lei è così!!!! Ed è veraaaaa!!!!
Ahahahahahah…. 😀

Tutti i miti, prima o poi, crollano

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Nel corso della nostra vita abbiamo incontrato innumerevoli persone: alcune di esse le abbiamo solo sfiorate per un istante, altre frequentate per breve tempo, altre per un periodo più lungo.
Tra di esse ve ne sono alcune che hanno lasciato un segno profondo dentro di noi e che, probabilmente, non dimenticheremo mai per quello che ci hanno dato, per ciò che hanno significato per noi, per quello che sono state e per il posto che hanno occupato nel nostro cuore.
Con alcune ci si perde di vista, ma se esse appartengono alla categoria descritta sopra, rimangono per noi indelebili e costruiamo, volontariamente o meno, un’immagine di esse magnifica, stupenda, irraggiungibile e che non può essere scalfita da niente e da nessuno.
Iniziamo a fantasticarci su, a rivivere determinati momenti trascorsi insieme, a ripensare a tante frasi, a tante battute, a tante risate, a scambi anche, a volte, intensi e profondi di emozioni belle e brutte che siano, ma pur sempre condivise.
Si finisce che, custodendo questi ricordi per noi preziosi, abbiamo una percezione diversa del tempo e dello spazio: è come se le cose si siano fermate lì dove le abbiamo lasciate, così come le abbiamo lasciate e non consideriamo che la vita va avanti, che si fanno nuove esperienze, che si cambiano i posti e le persone frequentate, che le persone stesse, che ci sembrava di conoscere così bene e che credevamo appartenessero alla nostra vita così come noi speravamo di appartenere alla loro, in realtà, sono cambiate, non sono più le stesse, non hanno più di noi lo stesso concetto, la stessa stima e non vogliono più avere con noi neppure lo stesso rapporto…
E’ qui che qualcosa comincia, inevitabilmente, a scricchiolare, perché mentre noi le cerchiamo come il pane, ci accorgiamo di una freddezza assurda che non riusciamo a spiegarci, ci rendiamo conto della loro finta cortesia, dei loro sorrisi di circostanza, del loro cercare di essere carini con noi, solo per l’imbarazzo di dirci che siamo di troppo nella loro vita ormai, che non siamo più graditi, che sì, ci sarà pur stato un bel rapporto in passato, ma che, ora, il passato è passato e li offendiamo e ci comportiamo male se cerchiamo di capire il perché veniamo trattati con distacco, se cerchiamo di farci dire chiaramente che stiamo disturbando.
Ed è qui che crolla il mito!!!
Allora ci accorgiamo che la verità, detta in modo schietto e, forse, anche brusco, fa male e le persone da noi idealizzate si sentono in dovere di rimettere le cose a posto, dividendole perfettamente con dei paletti che segnano un confine netto: noi di qua, al nostro posto, loro di là, al loro, redarguendoci anche, come si fa con i bambini piccoli beccati a disubbidire.
In quello stesso istante scopriamo la loro vera natura, ci scontriamo con la realtà che farà pur male, che distruggerà pure l’immagine idilliaca e perfetta di chi credevamo di conoscere a fondo, che ci fa sentire una gran tranvata in piena faccia, ma che ci fa svegliare dal torpore, ci fa uscire da un gorgo che ci imprigionava, che incatenava i nostri pensieri e i nostri sensi ad un’immagine che solo – e dico solo – la nostra mente aveva creato, ma che, in realtà, non è mai esistita…
Viene fuori quel qualcuno che avevamo idealizzato e che, inevitabilmente, in quanto ideale era sempre migliore di qualunque essere reale, avendo quest’ultimo un corpo e non essendo privo di difetti.
Allora ringrazi Dio per averti aperto gli occhi e liberato da quel senso d’angoscia che ti procurava l’aspettare che, prima o poi, ci fosse un messaggio, una mail, un incontro, una conversazione, un caffè insieme…
Ringrazi di vivere la tua vita, che anche se non è idilliaca, come la desideri, è la tua vita vera, fatta di persone vere, vive e presenti. Persone che ami e che ti amano, che ti danno il calore necessario per affrontare tutte le tempeste della vita…
I miti????
Beh, sfatiamoli lì dov’è possibile proprio per riuscire a riflettere di più sul valore della nostra persona, sull’importanza del nostro tempo e sul fatto che non bisogna sprecarlo rincorrendo stupide ed inutili chimere.

Serena e… l’ingrediente segreto

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Domenica scorsa, appena tornate dalla messa, ci siamo messe a preparare il pranzo. Per primo c’era pasta con i broccoli e Serena si era anche preparata la carne alla pizzaiola…
Alle 12:00 siamo andate in camera mia a vedere il primo Angelus di Papa Francesco e Serena, come al solito, aveva 370 cose in mano…
Finito l’Angelus, ritorniamo in cucina per controllare che non andasse tutto a fuoco, sennonché, ad un certo punto, vedo che Serena inizia ad avere le convulsioni perché non riusciva più a trovare la presina verde….
Tutta allarmata inizia a dire: “Dov’è la presina verde, dov’è la presina verde!!!!”, avendo i capelli dritti e gli occhi di fuori!!!!
Mi guardava allibita ed io, ovviamente, più sconcertata di lei, le dico: “Non ne ho la più pallida idea!!!! Tu ce le avevi in mano!!!”
E lei, spostando gli strofinacci: “Ma proprio non me ne capacito!!!! Dov’è? Dov’è??? Ma dove l’ho messa!!!! Ho trovato!!!! Sarà sul tuo letto!!!!” (Il che era il male minore!!!!).
Andiamo, di nuovo, in camera mia, ma sul letto della presina neanche l’ombra…
Correndo, torna in cucina e, come una forsennata, inizia ad aprire tutti gli stipetti, in cerca della famosa presina verde, apre anche il frigo e, in ultimo, il congelatore!!!!
Niente di niente!!!!!
Allora pensa: “Fammi controllare questa carne, prima che la brucio!!!”….
Alza il coperchio e….


… Tadannnnnnnn!!!!!!!!
Indovinate un po’????? Già… trovata la presina, che faceva “blob blob blob” insieme alla carne col sugo!!!!!
Ecco a voi svelato l’ingrediente segreto dell’arte culinaria di Serena!!!!!

African Spelling Book

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L’altro giorno a lezione abbiamo visto un documentario dal titolo African Spelling Book, documentario girato a Nairobi da ragazzi di età diversa che, partendo dall’alfabeto, hanno cercato di descrivere il loro mondo, la loro vita, le loro tradizioni, la loro cultura.
Al di là dell’importanza del documentario da un punto di vista didattico, io, al solito, mi sono soffermata su una frase che mi ha fatto riflettere e mi ha fatto tornare in mente un disegno visto tanto tempo fa…
La frase è stata pronunciata da un africano, proprio nel primo sketch, nel quale si rifletteva proprio su cosa volesse dire essere africani e mi ha colpito il fatto che uno di loro, ad un tratto abbia affermato: “Durante la creazione, Dio ha dato agli europei il cervello, poi sono arrivati gli asiatici ed hanno preso tutto il resto e a noi sono rimasti solo i lavori pesanti!!!”
E’ stata una frase molto forte che mi ha colpito e mi ha fatto pensare: credo che davvero a quei popoli sia toccato molto poco, ma non per colpa di Dio, bensì per colpa nostra che non siamo mai contenti di nulla, che non siamo mai sazi, che cerchiamo sempre il di più, sempre il meglio (in base al nostro stupido, piccolo metro di giudizio).
Mi sono improvvisamente ricordata del Corso verso la Felicità, di Padre Natale che ci parlava di queste persone, di come sulla terra ci siano risorse a sufficienza per tutti, di come nel terzo mondo si muoia di fame, di come da noi si muoia per troppo cibo, di come noi sfruttiamo le loro terre per avere l’ananas sulle nostre tavole a Natale, mentre quelle terre servirebbero alle persone del terzo mondo per procurarsi del cibo, del riso, dei cereali, ma non possono farlo, perché devono coltivare le cose per noi ricchi!!!!
Mi è tornato in mente un disegno: c’era un albero con in cima una mela bellissima, con altre mele meno belle e con quelle marce per terra, c’era, poi, una piramide umana, alla cui base, accanto alle mele marce c’erano gli africani, mentre in cima alla piramide un bimbo bianco, europeo e su questo disegno campeggiava in maniera dura, cruda e secca una domanda: “Perché la mela più bella deve prenderla sempre lui?”
Già, perché???
Ancora oggi me lo chiedo e, a quanto pare, non sono l’unica a farmi questa domanda, o meglio, a malincuore percepisco che la risposta da parte di tutti sia sempre: “E’ colpa di Dio!!! Di quel Dio che non è stato abbastanza avveduto nella distribuzione delle risorse e dei doni”…
Io continuo, però, a chiedermi sempre: “L’uomo che ruolo ha in tutto questo???”

Facciamo cabaret

br circo fantastico
Sì, lo so che mi avrete dato per dispersa, che avrete pensato che mi avessero rapito gli alieni, che avessi deciso di abbandonare per sempre la mia creatura e, invece, no!!!!
Per vostra sfortuna sono ancora qui!!!
Ero assente solo perché stavo lavorando per voi: ho in mente una serie di racconti davvero esilaranti che vi faranno scompisciare dalle risate. Fidatevi: li ho già testati verbalmente ed hanno riscosso il loro meritato successo…
Questo è solo un post introduttivo per anticiparvi che da oggi ci sarà una nuova categoria dal nome “Pescara: facciamo cabaret”…
Vi invito a non perdervi nessun episodio, ci sarà da divertirsi…
Troverete i vari post che porteranno il titolo “Serena e…”, non potrete sbagliarvi…
Piccola precisazione per chi non lo sapesse: Serena è la mia coinquilina che ogni giorno ne combina una… 😉
Per ora vi lascio con una dolce buona notte e, mi raccomando: Stay tuned!!!!! 😀