Io sono Abram

abramo

Io sono Abram…

Abram era un pastore, ha esordito don Oreste, era un nomade che girovagava in cerca di pascoli sempre nuovi per il suo gregge: chissà quanto avrà camminato, chissà quante volte sarà stato scacciato in malo modo da altri pastori perché invadeva le loro terre, chissà quanto avrà penato e sofferto…

Ad un certo punto, nella sua vita, fa capolino Dio, che lo chiama, che lo invita, che lo invia….

Dove lo invia?

Lo chiama, lo invita a fare cosa?

Proprio lui, Abram…

Lo chiama a trasfigurarsi, ad essere guida delle nazioni, ad essere luce, a condurre il popolo nella terra promessa…

Io sono Abram oggi, Signore…

Io sono quel pastore errante, che è sempre alla ricerca di qualcosa, che cerca di condurre il suo gregge a nuovi pascoli, io sono quel nomade che non trova pace, né dimora, che viene scacciato, che viene evitato, che viene scansato anche dal “gregge”…

E tu mi inviti… Mi inviti a fare cosa?

A fidarmi di te, sempre!!!

Mi inviti ad andare tra la gente, ad uscire dalle mie sicurezze e comodità, mi inviti ad uscire dalla mia famiglia, dalla gente conosciuta, perché c’è altra gente, ci sono altri posti, altre mete che mi attendono e tu mi spingi a questo…

Non devo scoraggiarmi…

Oh, ma tu sai quanto è difficile!!! Sai quanto mi costa!!! Sai quanta buona volontà c’è dietro, quanta fatica, quanta sofferenza, quanta speranza, troppe volte delusa…

Tutto perso, tutto inutile, tutto trasformato in una grande, immensa delusione!!!!

Sì, Signore, tu lo sai cosa vuol dire, tu lo sai cosa significa non sentire più il terreno sotto i piedi, tu sai cosa si prova a sentirsi abbandonati, traditi, percossi… (Perché la percossa non è solo fisica)…

Beh, hai in mente altri lidi per me, una nuova trasfigurazione, perché se i tuoi messaggeri non sono accolti, devono solo fare una cosa, girare le spalle e andar via, scuotendo persino la polvere dai loro piedi!!!

Non è facile, Signore, ma scelgo oggi, ancora una volta, di fidarmi di te, pur nella passione, perché tu ci insegni che senza passione non ci può essere risurrezione.

9 commenti (+aggiungi il tuo?)

  1. cavaliereerrante
    Apr 12, 2017 @ 02:14:19

    Ciao, @Deby ! 😀
    Abramo ???
    Se si ha fede … non si fanno sconti !!!

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  2. flavia altomonte
    Apr 06, 2017 @ 07:12:32

    Ciao Deborath,scusami del ritardo,l’ho letto proprio questa mattina l’articolo,molto significativo e profondo,sembra scritto proprio per me.Mi sento più incoraggiata,grazie per l’affetto,il pensiero che mi hai sempre dimostrato.Un caloroso abbraccio

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  3. lucetta
    Mar 15, 2017 @ 13:53:44

    La fede cieca come quella di Abramo e di Maria sua madre è ciò che il Signore vuole ed è la molla che lo spinge a compiere miracoli in noi. Spesso ascolto un video dal titolo ” Abbi fiducia in me” e c’è un passaggio che mi colpisce e recita così:

    “Abbi fiducia in me senza conti da renderti né spiegazioni da darti”

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  4. skayrose59
    Mar 12, 2017 @ 15:42:21

    Ciao Bentrovata tutto ok? Sono convinta di sì 🙂

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  5. Rita
    Mar 12, 2017 @ 14:45:10

    Se dico “fede” penso ad Abramo che scelse di seguire Dio, di camminare verso una terra promessa di cui non conosceva assolutamente nulla. Noi cristiani conosciamo la meta e spesso facciamo fatica a seguire nostro Signore; spesso siamo come quei tre apostoli fortunati che videro Gesù trasfigurato e poco tempo dopo ebbero paura di seguirlo sulla via della croce. Abbiamo tanto da imparare da quest’uomo! Ciao Deborath. Bentornata!

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    • Deborath
      Dic 20, 2021 @ 14:02:54

      Quanto hai ragione, Rita!!!
      Siamo davvero dei testoni a volte, ma spesso è molto difficile seguire il nostro Dio… è difficile andare dietro alle sue orme, sapendo che portano al calvario… ognuno di noi cercherebbe di fuggire la sofferenza e il dolore, trascurando il fatto che solo dopo la passione c’è la resurrezione…

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