Buchenwald, campo di sterminio tedesco!
Io ci sono stata: avevo 17 anni. Ci sono stata da semplice visitatrice, in gita scolastica: non sono mai più riuscita a dimenticare!
Non ho più potuto scordare le sensazioni che ho provato, avvertivo nelle mie orecchie le urla di dolore di ognuna delle persone passate di lì, sentivo nelle mie vene il loro strazio ed il mio cuore batteva all’impazzata, perchè non è semplice, nè leggero, trovarti in un posto come quello in una fredda mattina di aprile, con la neve sui lati dei viali e la nebbia a rendere ancora più tetro quello scenario di morte…
Sì, perchè la morte si respira ancora in quei posti!
Ovunque mi girassi, avevo l’impressione di vedere gente che mi guardava e mi diceva: “non potrai mai veramente capire cos’è stato!”
Vedevo la gente che era costretta a tirare un carro di ferro che era davanti a me, nel piazzale, un carro pieno di pietre pesanti e che loro dovevano tirare cantando e se, malauguratamente, cadevano perchè stremati, venivano fucilati dall’alto della torre, dove c’erano i soldati a dirigere questo macabro spattacolo…
Vedevo la gente che, nell’infermeria, veniva ingannata e fatta posizionare sotto un attrezzo che, apparentamente, serviva a prendere la loro altezza, ma che, in realtà, aveva un buco all’altezza della nuca e, appena salivano, venivano sparati e caricati, come le bestie, su un carretto di ferro, posizionato su un binario: una volta pieno, (pieno di gente come noi!), veniva spinto verso un buco attraverso il quale i cadaveri venivano gettati in una specie di cantina e lì appesi ai ganci per macellai…
Vedevo la gente ammassata in piccolissime stanze di cemento, chiuse con una porta di ferro, e costretta a stare lì per giorni e giorni a morire asfissiata: venivano segnate le loro impronte con un pennarello e se li trovavano spostati li uccidevano tutti, così i sopravvissuti erano costretti a tenere in piedi i morti, pensando così di poter sopravvivere…
Vedevo i morti ammassati davanti ai forni crematori…
Non dimenticherò mai le cataste di capelli, di denti, di scarpe…
Non dimenticherò mai quell’orrore, pur non avendolo vissuto sulla mia pelle…
Io non lo dimenticherò e mi auguro che mai nessuno al mondo lo dimentichi, perchè chi dimentica è destinato a rivivere…
sergiobaldin
Apr 14, 2011 @ 09:30:45
Ho dimenticato di dirti, solo accennando a domenica scorsa, che ho fatto un apposito post ieri, quindi, se vuoi, potrai anche tu ricambiare quella visita agli squallori del genere umano. Bacioni!!!
sergiobaldin
Apr 14, 2011 @ 08:06:50
Storie di orrori e del limite più basso della degradazione umana.
Il tuo ricordo per me significa rivivere emozioni di domenica scorsa, nella visita ad un altro lager, con la sua storia di incredibili atrocità.
E’ incredibile quanto in basso l’uomo sia potuto scendere, eppure c’è ancora oggi chi rifiuta di riconoscere quelle pagine di storia, tratta quelle atrocità come delle mistificazioni.
Quanto meglio è il cane che ha fatto 600 km. per ritrovare il suo padrone, come hai riportato in un altro post dello stesso mese!
Ma è un mondo nel quale dobbiamo comunque vivere, allora cerchiamo di far la nostra piccola parte per contribuire a dare qualche sterzata in meglio.
Quel che sarà non lo sapremo, ma cerchiamo di non abbatterci già ora.
Ciao dolcissima…come va la bilancia stavolta?
Deborath
Apr 14, 2011 @ 13:45:41
Caro Sergio, l’ho sempre detto io che, in certe situazioni, sono molto meglio gli animali delle persone…
L’orrore successo nei lager, purtroppo si ripete ancora oggi, ogni qualvolta che qualcuno viene maltrattato, discriminato, isolato, umiliato, allontanato…
Tutto avviene in maniera molto più velata, a volte, a volte invece no, ma anche questo è un morire lento ed inesorabile dell’umanità…
Avevo già dato un’occhiata al tuo post dalla mail che mi segnalava il tuo aggiornamento che trattava proprio questo tema, ma non ho ancora avuto modo di mettermi tranquilla un pò e commentarlo, ma non mancherò, stai tranquillo…
Ti abbraccio forte forte… ♥
Deborath
Feb 03, 2010 @ 12:29:53
Grazie Roberto, molto bella l\’intervista ed anche la tua recensione del libro…Come vedi, mio caro Peppe, non è sempre tutto bianco o tutto nero, ma ci sono tante sfumature nella vita e, soprattutto, in tragedie come queste…La chiave di tutto sarebbe sempre il diaologo, un dialogo schietto, aperto, in cui le due parti siano disposte a venirsi incontro e ad ammettere ognuno i propri errori…Un dialogo che sia il punto di partenza per voler ricostruire insieme un mondo più vivibile per tutti…Non so più come esprimerti questo mio punto di vista in tutte le discussioni che abbiamo fatto ultimamente, ma tu senti sempre e solo le tue ragioni, che, però, non prevedono una ricostruzione, ma solo una vendetta e quella, credimi, non porta mai da nessuna parte: credimi, il male genera solo altro male e la vendetta non porterà mai la pace e la giustizia…Ti abbraccio, Peppe, invitandoti a riflettere su queste mie parole, ad aprire un pò la tua mente per cercare di capire cosa voglio dire…Te lo dico con affetto…Ti voglio bene!
Giuseppe
Feb 02, 2010 @ 21:53:14
un intervista molto bella!!! mi chiedo perchè tutto questo…
roberto
Feb 02, 2010 @ 09:58:38
La politica è diversa, molto spesso, dal pensiero della gente comune. Metto un link che risale a circa un anno fa, di un\’intervista fatta allo scrittore israeliano Grossman (uno dei miei preferiti)http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/esteri/medio-oriente-49/medio-oriente-49/medio-oriente-49.htmlE a tal proposito c\’è un suo bellissimo libro "A un cerbiatto somiglia il mio amore", del quale vi linko le mie impressionihttp://forum.corriere.it/leggere_e_scrivere/17-07-2009/david_grossman_e_a_un_cerbiatto_somiglia_il_mio_amore-1310528.htmlLui ha espresso chiaramente la speranza della maggior parte di un popolo.
Deborath
Feb 02, 2010 @ 09:28:03
Io, ovviamente, credo che non si possa fare di tutta l\’erba un fascio…Non generalizzare, io credo che anche lì ci sia gente buona, gente che è contro la guerra e che vorrebbe stare in pace, solo che, come al solito, in questo mondo è sempre il male ad avere la meglio ed è sempre il peggio ad emergere e a fare notizia.
Giuseppe
Feb 01, 2010 @ 22:38:41
sto parlando di israele come stato. non parlo delle persone di allora ma di quelle di adesso
Deborath
Feb 01, 2010 @ 20:26:40
I carnefici di cosa, scusa?Le vittime di allora sono vittime, sono MORTI, quasi tutti ormai…Non infangare in questo modo la loro memoria, non lo trovo giusto!
Giuseppe
Feb 01, 2010 @ 19:49:15
e pensare che le vittime di allora ci tengono a diventare i carnefici…
Deborath
Feb 01, 2010 @ 19:45:55
E\’ vero, Peppe, nessuno è migliore degli altri, siamo tutti uguali ed ognuno merita rispetto…La mia libertà finisce dove inizia quella degli altri, per cui nessuno, e dico nessuno, è giustificato a fare tutto ciò che vuole…Un abbraccio e ben tornato!
Giuseppe
Feb 01, 2010 @ 19:41:12
e tutto nel nome della superiorità della razza ariana, come se esistesse qualcuno migliore di altri o comunque giustificato a fare tutto ciò che vuole…
Deborath
Feb 01, 2010 @ 14:20:52
Sì, Kathe, è vero! Hai assolutamente ragione…Sai, molto dipende anche da noi giovani: se ci formiamo bene, con sani valori, allora la società potrà migliorare, altrimenti tutto continuerà ad andare a rotoli…
kathe
Feb 01, 2010 @ 14:04:50
la deficienza dell\’uomo non ha limiti… come c\’è gente che si autoconvince che l\’olocausto non esiste… adesso ce n\’è altrettanta (se non di piu) che NON VEDE molte cose orribili che succedono al mondo… anke solo in Italia….. stiamo attenti!!!!ciauuuu.. ^_^
Deborath
Gen 30, 2010 @ 21:04:36
So cosa intendi, ma capirai che tutto ciò che proviamo noi è veramente niente rispetto a ciò che sono stati costretti a vivere loro…E\’ importante che tutto questo non venga mai dimenticato… E che la smettano di far finta che i campi di sterminio e l\’olocausto non siano mai esistiti: è come uccidere questa gente ingiustamente per la seconda volta…
kathe
Gen 30, 2010 @ 19:49:15
non so sinceramente se avrei il coraggio di andarci… onestamente…. io sto male solo con la pubblicità dei film sugli ebrei… penso mi logorerebbe… non ce la faccio…. (mia culpa… )
Deborath
Gen 29, 2010 @ 09:41:23
Cara Luna, benvenuta!!!Mi fa molto piacere averti tra i miei blog-amici ed ho accettato con gioia la tua richiesta di amicizia…Aspetto con ansia di leggere le tue creazioni che ho trovato davvero stupende!Ti auguro una serena giornata…A presto!P. S. Hai visto? ho risolto il problema che ti preoccupava del commento doppio: ne ho eliminato uno…Ciao…
ELLE DI LUNA
Gen 28, 2010 @ 15:41:20
Trovo giusto portare i ragazzi a far visita in questi luoghi ke hanno visto emergere il lato peggiore degli uomini. Essere faccia a faccia con ciò ke potremmo diventare se dimenticassimo ciò ke siamo: figli di Dio e fratelli! Purché nn ci si limiti solo a fare una gita scolastica ma sia vissuta con il giusto rispetto e raccoglimento, come nel far visita ad un cimitero! Buone cose, LUNA
ELLE DI LUNA
Gen 28, 2010 @ 15:30:27
Ciao Deborah e grazie mille x la visita e i complimenti!È da tanto ke nn scrivo poesie, è un periodo un pò così, ke nn mi va di guardarmi troppo dentro. Magari ripubblicherò qlcs di vecchio e qnd sarà il momento mi rimetterò a scrivere. Passa qnd vuoi, 6 la benvenuta!
Deborath
Gen 27, 2010 @ 13:47:56
Cara la mia Anna, come al solito, quando si deve fare qualcosa di importante e significativo i fondi non si trovano mai…E\’ un vero peccato che voi non abbiate potutto fare questo tipo di esperienza…Secondo me, tutte le scuole dovrebbero fare una volta all\’anno una gita in questi posti della memoria ed educare al bene le nuove generazioni…Io sono sempre stata una persona aperta agli altri, senza discriminazione alcuna, ed anche allora, da ragazzina, lo ero, ma nonostante ciò, quella da me vissuta è stata un\’esperienza così forte da cancellare definitivamente la parola "razzismo" dal mio vocabolario!Siamo tutti fratelli, tutti uguali e dovremmo amarci gli uni gli altri nella convinzione che tutti abbiamo un viso, una storia, dei sentimenti, delle persone care ed una vita degna di essere vissuta!!!
Annamaria
Gen 27, 2010 @ 13:12:54
Anche noi avremmo dovuto visitare un campo di concentramento con la scuola per completare il nostro progetto triennale… ma poi, per i soliti motivi (mancanza di fondi, oraganizzazione, bla bla bla), non l\’abbiamo fatto… non so dire (come al solito) se è stato un bene o un male… essere sul posto penso che sia un\’esperienza molto forte che ti segna per sempre… ma d\’altra parte ti aiuta a renderti veramente conto della gravità di quello che è successo e di quanto possa essere grande la crudeltà dell\’uomo!Rabbrividisco al pensiero che esistano persone che si divertono a giocare con la vita degli uomini, che inventano modi sempre originali per far del male ad altri…la cosa, forse, peggiore è che non si deve parlare al passato.. ma ancora oggi l\’uomo continua ad essere crudele come allora…e questa cosa mi fa davvero paura…
Deborath
Gen 27, 2010 @ 12:16:52
Grazie??? e di cosa???Grazie a te, piuttosto, di essere sempre presente…Io, comunque, non credo che si possa rimarginare, neppure per chi nega tutto ciò, anzi, finchè ci saranno persone a negare che tutto questo sia esistito e che tutte queste persone sono morte, i loro spiriti continueranno a gridare sempre più, come quando si cerca di mettere una toppa nuova su qualcosa di logoro: lo squarcio si apre sempre di più…
roberto
Gen 27, 2010 @ 12:08:21
Non potrà rimarginarsi, Deborath, salvo per coloro che continuano a negare che sia esistito tutto ciò.Grazie.
Roberta
Gen 27, 2010 @ 10:50:54
eh… lo so…
Deborath
Gen 27, 2010 @ 10:43:30
Buongiorno Roberta! Prima di entrare ci hanno fatto vedere i filmati e poi la guida ci spiegava tutto…Io ora ho tralasciato tante cose perchè non volevo stancarvi con un post troppo lungo, ma c\’era ancora molto da raccontare…Ti assicuro che c\’era davvero da stare male! E\’ una ferita nel cuore dell\’umanità che difficilmente si potrà rimarginare…
Roberta
Gen 27, 2010 @ 10:39:57
oddio… ma vi hanno descritto tutto nei minimi particolari così?e nessuno s\’è sentito male?ciao…